Due donne mi sorprendono
Luglio. A Milano fa un caldo terribile, asfissiante. Lungo la nuca e tre le cosce esili ma tornite scendono gocce di sudore, le mutandine sono umide. Sto preparando il mio ultimo esame quando sento squillare il telefono. È Gloria, una mia compagna. “Perché non studi qui? Ho l’aria condizionata”, dice. Non me lo faccio ripetere…