Sandra
Ero disteso su un letto, estenuato e sfatto per il caldo di un pomeriggio d’agosto. Odiavo l’agosto. La città ronzava, fuori dalle persiane di plastica verde, incandescenti, e francamente non me ne fregava un cazzo. E un cazzo avevo stretto tra le mani. Lo svangavo pensando a lei. Lo consumavo e ne sentivo pulsare sfinite…