Ho dei problemi al lavoro, una collega pretende di farmi da superiora, non lo sopporto, pare si scopi il capo. Io sicuramente non voglio concedermi per una questione di lavoro, non sapevo cosa fare l’altro giorno decido di chiamare un amico di vecchia data, già altre volte mi son rivolto a lui, un amico vero, una spalla su cui piangere, un amico con cui ridere.
L’unico vero amico che ho, so che mi vuole bene, gli voglio bene, e non perche’ entriamo tra le lenzuola assieme, ma per altri motivi, piu’ profondi, piu’ veri.
L’altro giorno al limite di una crisi isterica gli ho telefonato: ciao come stai?-benissimo, e’ stata la risposta, anzi adesso che ti sento ancora meglio. Ho voglia di vederti faccio io, ti va bene domani?
La risposta: cerchero’ di farcela problemi gravi? No, dico io, ma ho necessita di vederti, stare con te, parlarti. Bene , ha risposto lui ed ha riattaccato.
Mezz’ora dopo sento il mio telefono che trilla, e’ lui, lo riconosco dal prefisso, prefisso di Napoli, rispondo una voce , che tra parentesi conosco benissimo, e che mi fa piacerissimo risentire mi fa:
“senti troia ho voglia di scoparti, domani, anzi se per te va bene anche stasera”, rispondo che va bene l’indomani; mi risponde
“bene dimmi dove e a che ora vuoi essere scopata”, riattacca.
Sono felicissima domani ci vedremo, esco dall’ufficio chiamo un’agenzia di viaggi, trovo due biglietti aerei andata al mattino presto, ritorno tardi pomeriggio tratto Roma-Napoli.
Rientro in ufficio che sto molto meglio, guardo la collega con occhi meno informali del solito.
Piu’ tardi un’altra telefonata, e’ sempre Lui da Napoli:
“senti puttana allora hai deciso a che ora e dove farti scopare?”, sorrido, sorrido tra me e me, lo conosco bene, fin troppo bene.
Mi chiudo in bagno, voglio parlare senza essere ascoltata, e ci accordiamo per il mattino successivo, Lui e’ pronto per venire a Roma, gli dico dell’aereo, quasi si arrabbia, ci rimane male, io penso che sia perche’ vuole essere lui a sorbirsi il viaggio, gli dico il volo, mi aspettera’, so che lo fara’.
La mattina, per fortuna l’aereo e’ puntuale, arrivo a Napoli, sono vestita per bene, tailleur grigio, sono una bomba, me ne rendo conto nell’aereo, l’aereo atterra accendo il telefono, trilla dopo due secondi, il mio cuore batte forte, e’ gia li’ che mi attende; la solita telefonata “puttana sei pronta?
Sono venuto in camper l’ho parcheggiato fuori appena esci sfilati le mutande” rido, rido fortissimo.
Finalmente sono uscita, lo vedo subito, mi sta aspettando non e’ solo, ha con se un enorme mazzo di rose, dico enorme ed intendo enorme, il mio volto deve essere una maschera di gioia, mi viene vicino, come al solito sa anche come vestirsi, mi guarda negli occhi e mi bacia la mano, sono felice, cominciano a fioccare i complimenti alla mia persona, sono intontita, un sole tiepido e vivace ci accoglie sull’uscio dell’aeroporto, gli dico che come al solito esagera, non meritavo tanti fiori, lui comincia a togliere i petali alle rose e li butta per terra “tu puoi camminare solo su un tappeto di rose” mi fa. Ridendo tra me e me penso che se Napoli e’ sporca e’ perché Lui ed altri come lui, fanno tappeti di rose alle proprie amanti, amichi, innamorate.
Se penso a quello che mi diceva per telefono direi che sono due persone diverse, so che e’ la stessa persona.
Andiamo a Margellina (bellissima zona di Napoli) la seduti ad un caffe’ facciamo colazione, intanto parliamo dei miei problemi, mi ascolta, mi consiglia (male ma mi consiglia) e’ tutto per me, passeggiamo mano nella mano, non riusciamo a stare zitti.
Dico che voglio girare un po’ andiamo verso l’alto, ci fermiamo in uno spiazzo dove c’e’ una veduta bellissima sia del Vesuvio che di tutta la baia.
Ci sono un sacco di ragazzi che hanno marinato la scuola, sono li abbracciati, guardo le rose, non avevo mai visto tante rose assieme, non c’era spazio sul sedile posteriore, glielo dico, gli dico che non potro’ mai portarle a casa, sia per un problema d’aereo sia perche’ dovrei dare troppe spiegazioni a mi marito.
Non si perde d’animo, “e’ questo che mi piace di Lui” da una parte delle rose ad una coppia che e’ li per fatti suoi, lo prendono per pazzo, un’altra parte la da ad un ragazzo che e’ li da solo “aspetti una ragazza?”
Lui chiede al ragazzo, questo dice di si e lui gli fa quando viene digli che gli hai comprato delle rose, e gli dai il resto delle rose, non riesco a capire quello che si dicono ma deduco che il ragazzo e’ quasi felice, spera che con le rose fara’ colpo.
Siamo seduti in macchina di nuovo continuiamo a parlare di noi degli altri di tutto e di tutti, improvvisamente lo bacio, chiaramente risponde, siamo abbracciati e ci baciamo come due ragazzini, rimaniamo li a baciarci per l’eternita’ poi decidiamo di andare a mangiare, mi lascio guidare.
Scendiamo dall’auto prendiamo il treno ed andiamo in una pizzeria orrenda, orrenda ma dobbiamo fare la fila per entrare, la pizza era buonissima.
La migliore che abbia mai mangiato.
La pizzeria dopo la pizza ed il vino mi sembra piu’ bella, forse e’ piu’ bella.
Riprendiamo il treno ed andiamo a prendere la macchina, andiamo fuori napoli su un lago, mi spiega vari aneddoti su quei luoghi io ho fatto tutto il viaggio abbracciata a lui.
La giornata passata con Lui mi ha fatto benissimo, mi sento rinata rispetto ad ieri.
Gli chiedo di trovare un alberghetto mi dice di no, avevo bisogno di un amico e non di un amante, resto fulminata, so che ha ragione, sono felice, sono felice per Lui che mi capisce, sono felice per me perche’ ho saputo coltivare un’amicizia cosi’ mi ritengo una donna fortunata, so che nei prossimi giorni verra’ lui a Roma, lo fara’ so che lo fara’”.
Siamo fermi sulla sponda del lago, NAPOLI È FANTASTICA, rientriamo in macchina, ho quasi freddo, mi faccio coccolare un po’, sto benissimo, mi abbasso verso di Lui, vorrei fargli una cosina che so che gli piace tanto.
Dice di no, sono arcifelice, lui continua a parlare, per un attimo non lo ascolto, penso alla mia collega, che faccia pure tutto quello che vuole, io ho un vero amico, lei non avra’ mai un vero amico cosi.
E nemmeno un marito come il mio, ringrazio mentalmente una vecchia amica che mi ha fatto conoscere Lui 8 anni fa. Riprendiamo la strada di casa (aeroporto) ritorneremo alle nostre vite, ma io ci ritorno sicuramente più serena.