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Etero

Doppio prestito

Devo proprio ammetere di essere stato molto fortunato nella mia vita, sono un bel ragazzo di 24 anni che dopo anni di duro lavoro e sacrifici sono riuscito a crearmi una certa posizione sociale riuscendo ad avere una vita felice ed agiata.
Lavoro in banca e parallelamente sono riuscito a creare un piccolissimo impero grazie alla mia passione per il web, infatti creando siti internet sono riuscito nell’arco di pochi anni a mettere da parte un bel gruzzolo. Ed è stato proprio quel piccolo possedimento a realizzare uno dei miei sogni d’infanzia.

Dovete sapere che la mia è stata una famiglia molto precoce infatti sia mia nonna che mia madre hanno deciso di avere figli in tenera età, quindi sono cresciuto coccolato dalle due donne(bellissime per altro, si sono tramandate tale pregio di generazione in generazione).
Come ogni adolescente, poi devo ammettere di avere avuto molte fantasie sulle due!
Oggi mia nonna è una bellissima donna di 53 anni, mora prosperosa e devo ammettere una gran faccia da porca, mentre mia madre una donna di 39 è la classica mamma, cioè ha dei lineamenti molto teneri e forse sarà quello sguardo protettivo che tutte le mamme hanno, ma devo ammetter che il mio sogno è sempre stato quello di incularmela mentre lei mi coccolava teneramente.
Bene, la mia famiglia gestiva un piccolo ristorante che in tempi passati è stato uno dei più conosciuti della mia città, mentre ora annaspa fra i conti sempre in rosso.
Cosi un belo giorno ricevetti un messaggio sul mio cellulare, era mia nonna che chiedeva di vedermi al ristorante per parlare di un fatto importante.
Quel pomeriggio stesso andai, il ristorante era chiuso, nonna mi accolse in cucina mi fece mettere seduto e cominciò a parlarmi dei problemi economici del locale.
Mi disse che era già un po’ di tempo che lei voleva chiedermi un piccolo prestito ma mia madre glielo aveva sempre proibito, probabilmente per orgoglio.
Mia nonna mi disse che lei non aveva vergogna di chiedermelo perché era sicura di potermi ridare in tempi brevissimi quei soldi.
Io non avevo problemi in quanto la cifra di cui si parlava non era assolutamente proibitiva quindi dissi a nonna che le avrei tranquillamente dato quel prestito, piuttosto le proposi di chiamare subito mamma per festeggiare insieme la nuova prospettiva di lavoro.
Mia nonna fu categorica, non voleva assolutamente che mamma sapesse del prestito altrimenti si sarebbe arrabbiata visto le sue idee.
Allora mi propose un accordo, io le avrei accordato il prestito mantenendo il segreto con mamma e lei in cambio avrebbe realizzato un mio sogno da bambino.
Io rimasi attonito, non sapevo che dire, avevo il terrore che il mio sogno segreto forse non era poi tale, e mi vergognavo da morire.
Lei mi vide arrossire allora si alzò in piedi e si avvicinò dicendomi che non dovevo vergognarmi e che il nostro era un accordo di lavoro e i patti vanno rispettati.
Non feci in tempo a fiatare che lei era gia china davanti a me, e tirandosi su il maglioncino mi mostrava le sue enormi tette raccolte da un reggiseno di pizzo nero, fu un attimo mi prese il cazzo in bocca facendomi il pompino più intenso e caldo che avessi mai ricevuto.
Continuava a pomparmi il cazzo sempre più intensamente guardandomi negli occhi con uno sguardo malizioso ed accattivante.
Ero eccitatissimo ormai, e se fino a qualche minuto fa mi sentivo indeciso ed intimidito ora non avevo altro scopo che quello di godere e fare godere quella pompinara che mi si era prostrata ai piedi e continuava a farmi sentire un bambino alle prime esperienze.
Mi alzai in piedi e cosi feci fare anche a mia nonna, lei sembrava non volersi togliere il mio cazzo dalla bocca, la feci voltare la misi con le braccia sul tavolo e le gambe strette sulla sedia dove prima era seduto io a godere, non le tolsi neanche le mutande le spostai e cominciai a fotterla, con violenza visto che era proprio la sensazione che mi provocava.
Ora era lei a godere come una vera porca, e strillava come tale, ciò non faceva altro che accrescere la mia voglia, cosi le misi le masi sulle spalle in modo da potere spingere con più forza, ormai ero fuori di me allora la presi per i capelli e comincia a tirarli con violenza mentre lei con una mano cominciava a sfregarsi i seni.
Evidentemente stavo pompando con troppa forza, tanto che ora era lei a prendere iniziativa facendomi cambiare posizione.Mi fece sdraiare per terra e si mise su di me a smorzacandela cominciando a scoparmi con la stessa intensità ma con meno forza.
L’eccitazione era sempre altissima ma non era il modo in cui avevo pensato di continuare quella trombata, cosi glielo disse chiaramente che avevo intenzione di farle male e non mi accontentavo di scoparla io volevo fotterla nel vero senza della parola.
Lei capi, si mise a ridere e mi disse che mi avrebbe accontentato in tutto, cosi si alzò dal mio cazzo e senza togliere i suoi occhi da me si tolse le mutande e si mise a carponi per terra allargando bene le gambe,appoggiò il suo viso per terra e si mise le due mani sulle chiappe allargandole più che poteva, cosi mi incitò a fare tutto ciò che volevo.
Mi alzai in piedi mi avvicinai a quel culo spalancato e le misi dentro tutto il cazzo in un sol colpo, vidi mia nonna stringer le dita dei piedi ed emettere un urlo di piacere che sembrava essere stato soffocato da troppo tempo.
La pompai per diverso tempo, lei comincio a dirmi le frasi più zozze, pregandomi di continuare a fotterla con tanta irruenza, e cosi feci per qualche altro minuto anche perché mi aveva fatto godere troppo cosi la presi per i capelli la voltai e le misi il cazzo davanti la faccia in un attimo cominciai a sborrare, le riempii la faccia la bocca e le tette.
Al termine dell’ultimo schizzo fece sparire nuovamente tutto il mio cazzo nella sua bocca toccandosi le tette e spalmandosi tutto il mio sperma su di esse.
Non potevo credere a cio che era succeso, mia nonna andò a lavarsi in bagno mentre io grazie alle cure della mia porca nonnina sembravo uscito dal bidet, quando tornò le staccai l’assegno la salutai e andai via.
Passarono alcuni giorni quando ricevetti una chiamata da mia madre che mi chiedeva di passare da casa.
Andai il giorno seguente salutai mio padre che stava giusto uscendo per andare a lavoro e fui accolto da mia madre, bella come sempre nella sua vestaglia invernale e le sue pantofole morbide e comode.
Ci accomodammo nel salotto davanti una calda tazza di te, quando mia madre cominciò a confidarmi le sue preoccupazioni per la nonna.
Mi disse dei problemi finanziari che il ristorante stava passando, mi disse che avrebbe voluto chiedermi un prestito ma che non si sentiva di poterlo accettare, perché io avevo fatto tanti sacrifici e non doveva essere un mio problema.
Ora la nonna aveva avuto a disposizione dei soldi che mia madre non sapeva da dove arrivassero, il suo timore più grosso era quello che si fosse rivolta a dei strozzini.
Lei le aveva gia domandato da dove venissero quei soldi ma nonna era stata evasiva e non gli aveva dato delle risposte plausibili.
Cosi mia madre mi disse che aveva avuto un’idea, se io avessi fatto un prestito a mia nonna lei avrebbe pagato sicuramente i suoi creditori, non cascando in qualche tranello fatto di interessi e ricatti.
Io non sapevo cosa dire cosi rimasi praticamente senza parole.
Mia madre prese questa mia titubanza come un rifiuto ed allora successe quello che non avrei mai creduto.
Si apri la vestaglia,era completamente nuda, e tenendo lo sguardo basso mi disse che avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Continuava a tenere la testa bassa, la cosa mi eccitò da morire pensando alla differenza di carattere con mia nonna cosi spavalda e porca.
Mi avvicinai e senza toglierle la vestaglia le allargai le gambe, lei aveva la pelle d’oca, mi abbassai e cominciai a leccarle la fica, mi mise una mano sulla testa come a volermi scanzare io alzai gli occhi, allora lei tolse la mano e la porto alla bocca come a volere stare zitta, forse per non dirmi di smettere forse a non farmi sentire i suoi gemiti.
Ora era più rilassata cominciava a tenere le gambe più larghe, fu cosi che le cadde una pantofola dal piede nel movimento di mettere il piede sul divano, io li decisi di far capire a mia madre come volevo scoparla. Presi la ciabatta e la rimisi al suo piede.
Volevo scoparmela cosi come l’avevo sempre vista in tenuta da casa con quell’aria premurosa e calda.
Mi alzai in piedi e le presi le mani e le misi sul mio cazzo, ora era diventata paonazza.
Mi tirò fuori il cazzo tenendo sempre lo sguardo basso, si chiuse la vestaglia e cominciò a farmi un pompino, aveva capito, stava perfettamente nella parte.
Ero ancora più eccitato rispetto alla scopata con la nonna, non potevo più resistere volevo scopare.
Mi sdraiai sul divano mettendomi dietro mia madre, lei si sposto la vestaglia dal culo, le misi il cazzo dentro tenendole la gamba leggermente alzata.
Ora la stavo sbattendo e la visione di quella pantofola che si agitava violentemente sul piede mi mandava in estasi,lei gemeva silenziosamente.
Decisi di cambiare posizione, tenendole il cazzo dentro la misi supina a pancia sotto e continuavo a sbatterla, ora lei teneva le gambe strette e dall’eccitazione tiro su i piedi verso il mio culo.
Adesso erano entrambe le pantofole a rischiare di caderle dai piedi per lo sbattimento.Sempre tenendole il cazzo dentro la feci mettere a pecorina sul divano, i suoi piedi stavano penzoloni e cosi lei prese le due ciabatte contemporaneamente calzandole bene ai piedi, penso che la mia idea aveva eccitato anche lei.
Sbattevo sempre piu forte nel salotto riecheggiava il rumore delle mie palle che sbattevano sul suo culo, mia madre ora teneva le gambe ben larghe e aveva spostato la vestaglia sulla destra del suo culo per farmi vedere bene la visione di quel fondoschiena sodo e duro.
Ero più eccitato che mai, sentivo che stavo per venire, ma prima volevo realizzare il mio sogno…. Volevo il culo di mia madre!
Tolsi il cazzo dalla sua fica che ora era bagnatissima, lo puntai sul suo culo, lei sussultò, mi fermò si mise due dita nella fica e poi le fece entrare piano nel culo.Poi prese la coda della vestaglia e la porto sulla testa come se non voleva farsi vedere.
Tolse le dita dal culo e portò le braccia in avanti per sostenersi meglio, conscia di ciò che le stava per capitare.
Cominciai ad incularla piano, non volevo assolutamente venire presto, lei ora strillava forse la stoffa che la copriva le dava quella sicurezza che prima le mancava.
Stavo godendo come un porco, ora tutto il mio cazzo era dentro il suo culo e la sbattevo violentemente, le pantofole ormai erano cadute una per volta, notai un movimento di mia madre che voleva come fermarle ma era troppo occupata a reggersi visto i colpi che continuavano ad arrivarle da dietro.
Ora mi sentivo un vero pervertito e mi comportai da tale, spostai la vestaglia dalla testa di mia madre, e le sussurai all’orecchio che volevo che ora lei si comportasse da vera troia.
Le tolsi il cazzo dal culo, le sfilai la vestaglia feci il giro del divano, le presi la testa e mi feci fare un bocchino. Lei stava li, nuda a pecorina col mio cazzo in bocca, ora mi guardava e continuava a spompinarmi.
Mi sputò sul cazzo e mi prego di continuare ad incularla.
Mi sedetti sul divano e misi la troia a smorzacandela con le spalle rivolte verso di me, prese il mio cazzo e se lo mise tutto nel culo, il suo atteggiamento era diverso mi gridava che le piaceva essere inculata e cosi io continuai ad accontentarla.
Mentre la pompavo pensavo alla posizione successiva, la presi per i capelli la misi in piedi e facendola appoggiare sul televisore continuai a scoparla a gambe strette.
Ormai non ce la facevo più le dissi che volevo venire.
In quel momento mia madre mi stupi e si dimostrò una vera troia.
Raccolse la vestaglia da terra e la indossò, la stessa cosa fece con le pantofole. Poi si rimise a pecorina sulla poltrona spostando la stoffa dal culo…. Mi guardò negli occhi e mi chiese di svuotare le mie palle dentro il suo culo….nel culo della mammina!
La penetrai e riusci a darle solo qualche colpo, poi cominciai a venire vedevo lo sperma fuoriuscire dal culo mentre la pompavo, lei continuava a dire di fotterla!
Quando fini lei si alzo e scappo in bagno, quando usci non mi guardava neanche in faccia, mi disse di far fede al mio patto e di andare via.

Passo qualche giorno poi andai da mia nonna e le dissi delle paure di mamma evitando la parte della scopata, lei mi tranquillizzò e mi disse che aveva pensato a tutto e che quel pomeriggio aveva invitato mamma al ristorante per chiarire con una bugia tutta la situazione!!!!
Mamma arrivò era bellissima e continuava a non fissarmi negli occhi.
Le due donne si salutarono e cominciarono a ridere!
Io non capivo, poi l’illuminazione, mia madre mi confidò di aver trovato fra le mie cose un vecchio diario dove avevo confidato tutte mie fantasie più nascoste.
Le due troie si erano messe d’accordo per prendermi in giro, ma tutto sommato devo ammettere che non mi è andata affatto male

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