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Moglie e marito lo prendono…

Quel pomeriggio io e mia moglie andammo un po’ in giro per negozi, io indossavo un bel pantalone grigio classico con una camicia ed il giubbotto di pelle da aviatore; mia moglie invece si era messa un vestitino succinto molto sexy a metà coscia con delle calze autoreggenti nere e gli stivali di pelle a ginocchio. Era una gran gnocca da vedere e già pensavo ai commenti che gli uomini avrebbero fatto tra di loro vedendola per strada; sotto il vestitino indossava un perizoma nero strettissimo che praticamente lasciava le labbra della fica fuori. Era una bella serata e passeggiare per il centro era piacevole, prendemmo un bel gelato ed andammo a casa. Qui ci vuole una premessa; dovete sapere che io sono un marito cuckold e di tanto in tanto concedo mia moglie a qualche giovinastro superdotato, partecipando attivamente all’amplesso. Finora però non avevamo trovato nessuna che glielo mettesse nel culo e quella sera lei voleva assolutamente un grosso cazzo nero nel culo: per le mani non avevamo nessuno e le dissi che se voleva gli avrei messo il mio di cazzo dentro il culo. Lei non ne volle sapere dicendomi che se non fosse venuto un negrone a incularsela non me lo avrebbe più dato, anzi mi disse che si sarebbe fatta scopare da più ragazzi di colore ed io avrei dovuto assistere passivamente a tutta l’orgia. Pensavo fosse solo un modo di dire e cominciai ad abbracciarla, mi respinse seccata dicendomi che allora non avevo capito niente andò in bagno e si chiuse dentro. Passarono alcuni giorni e le cose andavano male, mia moglie non mi rivolgeva la parola e si scostava ogni volta che cercavo d’abbracciarla, era ferma sulle sue posizioni e non voleva saperne di darmela, allora pensai che forse era il caso di soddisfare le sue richieste. Spinto più che altro dalla disperazione, avvicinai un venditore ambulante che aveva un piccolo chiosco vicino al mio ufficio: non dico che lo conoscevo, ma ormai lo vedevo da più di un anno ed avrei dovuto fidarmi. Gli chiesi se fosse disposto a venire da noi e se ci fosse qualche suo compaesano di colore con gli stessi suoi requisiti che volesse seguirlo. Mi disse che avrebbe fatto un paio di chiamate e mi avrebbe dato risposta, aspettai con ansia la sua risposta che arrivò dopo un’ oretta, dicendomi che era tutto ok, che aveva trovato altri due neri ben forniti e disposti ad inculare mia moglie. Vi dirò, anche a me stava venendo una certa voglia: d’altronde non era certo la prima volta che mi facevo sfondare il culo. Gli diedi appuntamento a casa mia dicendogli di salire ad uno ad uno per non dare nell’occhio, andai da mia moglie e la misi al corrente di quello che avevo organizzato, vidi un bagliore di gioia nei suoi occhi e mi abbracciò forte baciandomi lungamente, le dissi di sistemarsi per bene che quella sera la avrebbero distrutta, andò in bagno, si lavò e tolse quei pochi peli che aveva sulla figa per essere ancora più zoccola, poi indossò una vestaglietta di pizzo nero che le avevo regalato io, senza niente sotto e per giunta mi chiese il permesso di vestirmi da donna. Mi diede dei suoi perizoma e delle calze nere autoreggenti, un prendisole molto colorato e mi fece indossare un suo reggiseno imbottendolo con del cotone, mi truccò il viso e mi fece indossare una parrucca che usavamo per carnevale; devo dire che allo specchio davo un bell’effetto anche perché ero completamente depilato. Verso le 21 suonarono al citofono, era Paul, così si chiamava il nero: gli aprii e lo feci salire. Lo accolsi sulla porta vestito da donna, lui restò a bocca aperta e mi fece i complimenti dicendomi che ero una gran bella gnocca e mi palpò il sedere. Suonarono nuovamente al citofono ed Paul mi disse di aprire che dovevano essere i suoi amici ,così feci ed andai davanti la porta ad accoglierli. Si sedettero sul divano e Paul cominciò a fare le presentazioni, uno si chiamava Lucas e l’altro Mohammed, mia moglie si sistemò sul divano fra di loro incrociando le gambe e mostrando per intera la patata, Mohammed che sembrava più scaltro allungò subito una mano e le carezzò la figa, lei cominciò a mugolare ed allora anche Lucas prese un po’ di coraggio e cominciò a palparle le tette. Mia moglie con Lucas e Mohammed erano ritornati dal bagno, dove lei aveva lavato loro le parti intime, in soggiorno trovandomi chino ai piedi di Paul che gli succhiavo il grosso cazzo e si misero dietro e cominciarono a palparmi le chiappe, mia moglie si chinò sul cazzo di Paul e cominciò a succhiarglielo mostrando il culo coperto solamente da un velo trasparente ai due ragazzi di colore, Mohammed fu il più lesto e diresse il suo cazzo dritto nella figa di mia moglie. Anche il suo era un bel cazzo grosso, non troppo lungo ma pieno di vene gonfie che lo rendevano ancora più affascinante, lo spinse tutto dentro cominciando a spingere su e giù, Lucas nel frattempo aveva scostato il mio perizoma e sputando nel buco del mio culo cominciò ad infilare dentro un dito pensando fossi stretto, ci restò male quando vide che il dito scivolava dentro come niente allora aggiunse altre due dita e cominciò a scoparmi con convinzione, ma erano ancora poche rispetto al suo cazzo grosso come una bottiglia da mezzo litro. Nel frattempo mia moglie si era seduta sul cazzo di Paul infilandoselo tutto dentro e cominciando a cavalcarlo come una puledra impazzita, Mohammed la fermò e facendola chinare le puntò il suo cazzo tra le natiche facendolo scivolare piano piano, a differenza di me mia moglie era strettina di culo ed un cazzo di quelle dimensioni l’avrebbe spaccata in due, infatti comincio a gridare di dolore chiedendo a Mohammed di fermarsi mentre Paul piano piano muoveva il suo cazzo dentro la figa già sfondata, dandole un po’ di distrazione. Ciò permise a Mohammed di spingere ancora dentro il suo cazzo e cominciare a incularla. Era uno spettacolo magnifico vedere la mia dolce mogliettina scopata a sangue da due supercazzi neri. Lucas vedendomi eccitatissimo pensò bene di infilare il suo di cazzo nel mio culo e lo fece senza darmi nessun preavviso; puntò la cappella e spinse di colpo dentro il suo enorme cazzo lasciandomi sfuggire un grido di dolore, spinse sino in fondo e cominciò a stantuffarmi su e giù lasciando che il dolore diventasse godimento e che io cominciassi a bagnarmi di umori, facendo si che il suo cazzo scivolasse facilmente. Paul e Mohammed cambiarono posizione invertendosi, e continuarono a sfondare mia moglie da tutte le parti, io mi ero fermato e stavo succhiando il cazzo gonfio a Lucas, fu allora che mia moglie chiese ai due torelli che la stavano chiavando, di fottermi a dovere tutti assieme. Li vidi avvicinare, Paul si sistemò sotto di me e mi ordinò di impalarmi sul suo cazzo cosa che feci volentieri. Non immaginando il seguito, scivolai sulla sua lunga asta e cominciai a cavalcarlo. Lucas continuava a sbattermi il cazzo in bocca non dandomi spazio per gridare mentre Mohammed dopo essersi fatto leccare per bene il cazzo da mia moglie si mise su di me, avvicinando il cazzo a quello di Paul che si fermò e dilatando ancora di più le mie chiappe con le mani, lo invitò ad entrare anche lui dentro il mio culo. Mi fece un male boia ma non potevo gridare ed allora mi contorcevo cercando di liberarmi ma la morsa delle loro braccia non me lo permetteva e fui destinato a capitolare. Anche Mohammed riuscì ad entrare dentro il mio culo che diventò enorme; mia moglie prese la videocamera e cominciò a filmare mentre i due mi sfondavano come una vacca, il primo a venirsene fu Lucas che mi inondò la bocca di sperma denso e bianco cercai di ingoiare tutto ma non ci riuscii e mia moglie da brava troia di casa mi venne in aiuto baciandomi e trasferendo una parte del seme di Lucas nella sua di bocca. Nel frattempo Paul si era svincolato dal mio culo lasciando dentro solo Mohammed e tornò nel culo di mia moglie, la spinse a pecorina accanto a me e le schiaffò nuovamente il cazzo dentro affondandolo sino ai coglioni ormai gonfi al massimo, andò su e giù ancora un po’ e sfilando il cazzo gonfio allo spasimo si mise davanti a noi e ci sborrò in faccia avendo cura di dare un po’ di seme a ciascuno dei due. Alla fine eravamo distrutti e dopo una bella doccia ci sedemmo a tavola cenando assieme ai nostri stalloni.

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