Mi chiamo LILLA ed ho tre amiche molto burlone. Per il mio compleanno si sono presentate a casa mia e mi hanno consegnato un pacchettino regalo.
Dalla loro aria furbetta ho pensato a qualcosa di particolare come dono. E non mi sbagliavo!!!!
Apro il pacchetto e trovo quelle che comunemente chiamano “palline giapponesi” o con un termine inglese “Geisha balls”.
Si tratta di un raffinato strumento di autoerotismo femminile, formato da due sfere delle dimensione delle palline da ping pong, collegate tra loro da un filo e che si introducono nella vagina, lasciando pendere il cordoncino, come un comune tapax.
Io le guardai e chiesi: “Cosa sono?” Risata generale delle tre streghe. Laura disse: “E’ per procurarti un po’ di piacere. Le inserisci nella vagina e poi le tieni dentro di te anche tutto il giorno”. Ed io”E poi che cosa succede tra le mie gambe, scusate? Voi le avete provate?”. Emilia rise e disse: “Certo che le abbiamo provate anche noi. Devi muoverti, camminare e loro ti procureranno piacere, come lo procuravano alle concubine, che l’imperatore giapponese non poteva soddisfare e a cui donava questo sexy toy, per consolarsi della mancanza del suo pene nella loro figa”.
Ambra precisò: “Con il tempo imparerai a mettere in movimento le palline anche solo contraendo i muscoli della vagina. In questo modo le sfere internamente si muoveranno regalandoti un intenso piacere”.
Ero un po’ turbata da quella descrizione, ma anche curiosa di provare quel gioco erotico tutto per me.
Le mie amiche, dopo aver magnificato l’effetto delle palline ed avermi assicurato che mi avrebbero permesso di stimolare il mitico punto G, se ne andarono e mi lasciarono sola a contemplare il nuovo dono.
Dopo un po’ di perplessità me le infilai nella vagina e cominciai a passeggiare avanti e indietro nella stanza.
Cominciai a godere di quel piacere segreto, invisibile agli altri e per questo sempre più intimo.
Tra le mie gambe sentivo un dolce orgasmo che potevo regolare con il movimento del mio corpo.
Mi posi anche sulla sedia a dondolo del salotto e quelle oscillazioni misero in moto quelle magiche palline che avevano, come seppi dopo, dentro di sé un’altra pallina che le faceva muovere e spostare. Cominciai a venire lentamente e la mia figa si copriva sempre più di dolci umori.
Squillò improvvisamente il telefono, mi alzai di scatto e le palline mi masturbarono in profondità, facendomi gemere di piacere. Risposi al telefono. Era Alex, il mio ragazzo, che mi invitava a cena per festeggiare il mio compleanno. Accettai di buon grado e lui mi disse:”Fatti bella, per la cena e soprattutto per il dopo cena”. Io risi, gli descrissi la biancheria intima di pizzo nero che avrei indossato per lui e lui disse che l’avevo fatto eccitare molto con quelle descrizioni.
Tutto il giorno fino all’ora di cena portai dentro di me quelle palline, da cui non riuscivo a separarmi. Intanto sentivo che imparavo a contrarre la vagina, rafforzandone la muscolatura, e questo poteva essere utile anche in una scopata.
Quella sera avevo intenzione di stupire Alex: durante la penetrazione gli avrei lentamente e dolcemente massaggiato il cazzo con la mia figa.
Inutile dire che il mio maschio quella sera ebbe un bel massaggio intimo. Rimase sconvolto e fu travolto insieme a me da un orgasmo devastante.
Sono molto grata alle mie amiche, perché da quel giorno uso spesso le mie palline magiche e mi preparo anche a far godere meglio il mio ragazzo, procurandogli “effetti speciali”, che solo poche donne sanno dare!!!!!