Quando chiesi a mio marito un’opinione su avventure erotiche, mi rispose che per lui erano passabili a patto che nascano non per insoddisfazione nell’attuale rapporto ma per soddisfazione personale e per arricchire con nuovi orizzonti il rapporto. E non ci deve essere coinvolgimento di sentimenti ma solo fisico. Pensai che fosse un’opinione di comodo per giustificare le sue scappatelle di cui avevo il sospetto. Decisi di fare un’esperenza erotica alternativa per due motivi: per soddisfazione personale e per vedere se mio marito ha questa teoria solo per lui o è valida anche per me.
Subito dopo questa decisione si presento subito l’occasione. Abito a pian terreno di un condominio e la signora del 1° piano mi chiese se nei prossimi giorni, a causa di lavori di ripristino al suo balcone, avrei consentito l’accesso al mio giardino ad alcuni operai. Io e mio marito accordammo il permesso.
I lavori iniziarono un giovedì mattina. E gli operai erano due. All’inizio non feci caso che quella poteva essere un avventura alternativa. Ma subito uno dei due operai non fece nulla per nascondere un vivo interesse per me. Mi guardava insistentemente. Era intorno ai 40 anni. Non era gran che. Ma mi diede subito l’impressione di essere un gran porco. Il giorno dopo volli vedere se la mia impressione era esatta e indossai un prendisole. Abbottonai però solo 4 bottoni lasciando una buona parte di scollatura visibile e lo spacco al centro delle gambe quasi fino all’inguine. Andai in giardino dove erano di due.
Gli portai un poco d’acqua e mentre loro facevano una pausa di misi a spostarare dei vasi piegandomi a terra e mostrando spudoratamente il mio seno. Vedevo di sbieco i loro cenni d’intesa. Poi mi misi a pulire i vetri su uno sgabello e le posizioni che prendevo erano altamente scomposte ma facevo finta di non accorgermi che mi stavano guardano in mezzo alle gambe. Insomma sembrava proprio che avevo attirato la loro attenzione. Sopratutto di quello che non nascondeva affatto di essere un porco. Infatti si metteva a lavorare sempre fuori alla finestra dove io mi mettevo a fare i servizi di casa. Mi sono spinta ancora di più e sono andata in bagno (la cui finestra da sempre sullo stesso giardino). Mi sono spogliata con la finestra aperta ben consapevole che gli operai si erano messi poco distanti a spiare. Mi sono messa nella doccia e vedevo attraverso il vetro opaco le loro ombre che si avvicinavano alla finestra e per poco non entravano dentro.
Quando mi sono infilata l’accappatoio e sono andata in cucina l’operaio porco si è introdotto con la scusa di chiedere di andare in bagno. Ci è andato lasciando la porta del bagno volutamente aperta e quando sono passata non ho potuto fare a meno di girarmi e ho notato che era ben eccitato. Appena ha finito è venuto in camera dove io stavo preparando i vestiti da mettere e mi ha chiesto se poteva approfittare ancora della mia disponibilità (sottolineando disponibiltà).
Gli ho chiesto in che senso e lui mi ha chiesto un caffè. Sono sicura che se avessi risposto direttamente di si mi avrebbe messo le mani subito addosso. Sono andata in cucina a prepararlo e lui mi ha seguita. Mi ha detto che è raro incontare donne belle e disponibili come me e, avvicinandosi mi ha detto che sperava che la mia disponibiltà non si limitasse al caffè. E così dicendo mi ha infilato una mano nello spacco dell’accappatoio toccandomi direttamente in mezzo alle gambe e tentando di infilare un dito nella mia fica bagnata all’inverosimile. Non credevo che si potesse scatenare una simile tempesta di ormani per un 40 neanche bello. Ma ero proprio eccitata.
Mi sono spostata. Lui mi voleva scopare subito e mi ha allargato l’accappatoio denudandomi il seno e palpandolo. Ma gli ho detto che era pazzesco farlo con il suo collega li fuori. Gli ho così commissionato un lavoro in casa che deve venire a fare da solo. Gia al pensiero sono arrapatissima. Vi racconterò una prossima volta come è andata a finire