Questo è quasi un continuo del precedente racconto, ero a casa di una mia amica a studiare, un pomeriggio di maggio, ultimi studi, ultime interrogazioni, trascorsa quasi un’ora e mezza, passata sui libri, lei mi fa; Marzié ti andrebbe una coca, non cercavo di meglio risposi, tornò con mano due bottigliette di vetro, le sorseggiammo, sedute sul letto appoggiate con la schiena alla parete, le iniziò uno strano discorso, a proposito di quello che era successo al compleanno.
Anita la mia amica ha 2 anni più di me, ha perso due anni scolastici uno in quinta elementare a causa di un incidente sulla neve, un altro alla seconda media mandò a quel paese il preside).
Tornando al racconto mi disse: quella sera non ho potuto fare almeno di osservarti hai un bel corpo, poi sai immedesimarti subito, pensa che Marco non riesce a toglierti dalla mente, io risposi, per questo anche lui è un bonazzo, poi con quel bel coso che ha, hai visto tra tutti é quello che l’ha più bello, lei aggiunse non dirmi che te lo faresti davvero, sai risposi, quando ero a pagare pegno ti ricordi dovevo baciarglielo sai cosa è successo? Me la messo in bocca a momenti mi soffocava, lei: cazzo sei grande, quindi ancor prima di farlo in gruppo tu lo avevi già pompato, non proprio risposi lo tenuto un po’ in bocca tutto qua.
Devi sapere che io ci sono stata ben 6 mesi con lui, ne abbiamo combinate molte, per salvare la mia verginità ho dovuto sudare il sette camice, lui è uno che sa il fatto suo, quindi niente sesso completo, aggiunsi io, e lei, completo in un certo modo sì, cosa intendi risposi, devi sapere, disse lei noi possediamo ben tre buchi, una fica una bocca e uno posteriore, ma che dici risposi io, non mi dire che te il sei preso nel posteriore e si, proprio così mia cara, la prima volta mi fece male, mi bruciava, però dopo fu bellissimo passato il dolore godetti come una troia, lo facemmo a casa mia al mare di mattina, anche se dopo trascorsi il resto del giorno camminando non potetti sedermi per il dolore, pensa che quando mi esplose dentro, venni in un modo bestiale, però con lui ho scoperto il sesso orale vero e proprio, cioè il cosiddetto 69, sa usare la lingua benissimo, nessun altro me la leccata come lui, quei discorsi mi stavo eccitando, mentre sorseggiavo la coca, istintivamente passai la lingua sulla bottiglia, la cosa non passò inosservata, lei notò il mio gesto e ridisse, ti sei eccitata vero? Si risposi, come potevo negarlo i miei capezzoli mi stavano tradendo, lei aggiunse: ti sei mai toccata in compagnia di un’altra donna? Mai risposi, e lei, sai anch’io ripensando a M arco mi sento bagnarmi, e senza attendere risposta si tolse i pantaloni restando in perizoma mi disse dai fallo anche tu, tanto siamo tra noi i miei rientrano questa sera e poi mi sono rotta con lo studiare, divertiamoci un po’, se ti và ci spariamo un bel pornazzo ho un video che mi diede una volta Marco, non sapevo cosa dire, la situazione che mi si presentava era delle migliori, un po’ imbarazzata mi spogliai restando in slip e reggiseno.
Inserì il video, in camera teneva la tv completa di video, iniziarono, le scene di sesso, entrambe non togliemmo lo sguardo dal video, le varie scene erano di pompini e scopate, ma la scena che mi gelò il sangue fu, quando un giovane venne inculata, ne avevo sentito parlare, ma ho sempre pensato che fossero fantasie, compreso la confessione di Anita, invece vedere un enorme cazzo entrare nel culetto piccolissimo di quella ragazza mi lasciò senza fiato, lei urlava non so se per dolore o per piacere, ma quando lui si sdraiò e lei se lo prese in mano lo portò di nuovo al buchetto posteriore allora capii che farlo in quel posto portava solo piacere, nel frattempo Anita teneva una mano dentro il perizoma si stava accarezzando, invitò anche me a farlo, lei si tolse il resto degli indumenti che teneva addosso, imitai anche io la cosa, e seduta sul letto entrambe nude ognuna si stava toccando le parti intime.
Involontariamente le nostre gambe vennero a contatto, ci guardammo e senza dir nulla ci baciammo in bocca, le nostre lingue si trovarono, le nostre mani iniziarono a perlustrare tutto il corpo dell’altra, fattami sdraiare mi disse ora ti faccio sentire quanto è bello farlo con la lingua, con le mani allargo la mia fica e iniziò a leccarmi, sentivo la sua lingua aprirmi al fica, forzando l’ingresso come se volesse scoparmi, prese a succhiarmi il bottoncino, in un baleno divento duro, stavo per venire, cercai di farglielo capire, ma lei non staccò un solo attimo la lingua dalla mia fica, quando venni lei continuò a leccarmi, molto vergognosa la guardai in faccia, era piena di misto saliva e umori, mi disse te piaciuto, altro che risposi, ti andrebbe di ricambiare il favore, non potevo deluderla, gli dissi ci provo sai per me è stata la prima volta, imparerai mi rispose, sdraiatasi iniziai a leccare, lei con le mani teneva larga la fica iniziai a passare la lingua lì dentro, assaporando i suoi umori, un po’ salati, dopo poco mi lasciai andare, iniziando a leccare come aveva fatto prima lei a me, quando stava per venire dapprima ebbi un attimo di esitazione, ma poi mi lascia andare e continuai a leccare, mentre lei godeva nella mia bocca, entrambe soddisfatte, iniziammo a ridere come matte, mi disse sai per me non è la prima volta che lo faccio con lo stesso sesso, ma, con te è stato diverso, ora ti faccio vedere una cosa che spesso faccio da sola, prese la bottiglietta della coca, ci mise su della crema per il viso, e poggiata sul pavimento ci si sedette sopra facendola scomparire quasi completamente nel suo culetto, rimasi allibita nel veder fare quella cosa mi disse, lo faccio spesso, ormai mi entra con estrema facilità.
Si alzò tenendosi con la mano la bottiglietta nel culetto mi disse vuoi incularmi tu e senza attendere risposta si mise a pecorina sul letto presi in mano la bottiglietta e iniziai a muoverla, nel vederla scomparire quasi tutta nel suo culetto non credevo ai miei occhi, un’altra conferma si era giunta, nel fatto di farlo nel didietro, mentre la stavo inculando lei si stava sgrillettando come una matta, un nuovo orgasmo la raggiunse, stremata si accasciò sul letto mi disse: sei stata bravissima, però io mi vedendo il tutto mi ero eccitata di nuovo, lei mi disse mettiti anche tu a pecorina sul letto che ritorno a leccarti la fica e anche il culetto incurante di ciò che mi aspettava, mi misi come aveva fatto lei pocanzi si mise in ginocchio per terra in modo che la sua faccia stesse all’altezza del mio culo e fica, e iniziò a leccarmi, quando sentii la lingua alternarsi tra fica e buchetto posteriore, era troppo tardi, un dito si stava insinuando nel mio posteriore, ebbi un sussulto la lei riprese a leccarmi facendomi passare quel poco di dolore iniziò a far andare avanti e indietro il dito sentivo che il muscolo si stava ammorbidendo, subito dopo di lei mise un secondo facendomi accusare ancora dolore, erano trascorsi una decina di minuti che orami venivo inculata con le sue due dita, ridisse ora provo con il manico della mia spazzola, ormai ero una preda nelle sue mani, prima se lo lecco a lungo ungendolo con la saliva poi mi disse ora rilassati il più possibile fai conto che stai facendo…..
Quando iniziò a spingerla mi bruciava un po’, attimo dopo attimo spingeva e ritraeva in questo modo il mio buchetto si adattò al corpo estraneo, passati diversi minuti mi trovai in culo tutto il manico della spazzola, iniziò una vera inculata, il mi strizzavo i capezzoli, lei una mano mi inculava con l’altra mi sgrillettava la fica, venni in un modo meraviglioso, non credevo ai miei occhi stavo godendo, mentre venivo inculata, bagnai tutta la sua mano con i miei umori, (anche se penso era un misto di pipì) non ho avuto il coraggio di chiedere, entrambe sfinite ci abbracciammo e scoppiammo di nuovo a ridere come matte.
Riprese dal godimento lei mi confessò che quella spazzola era stata anche per lei l’inizio, anche tu un giorno potrai prendere nel tuo culetto la bottiglietta come faccio io basta un po’ di allenamento.