Questo racconto risale a qualche anno addietro, a causa di piccole perdite di sangue, non riuscii a nasconderlo a mia madre, preoccupata riuscì a convincermi ad effettuare la mia prima visita ginecologica.
Appuntamento preso presso un professore. Noto nel nostro quartiere, un’amica mi fece crollare il mondo addosso, dicendomi, sai chi è l’assistente del prof. non risposi, è Antonio quel ragazzo conosciuto in spiaggia l’altro mese, noooooooo risposi, dai dimmi che è uno scherzo, purtroppo e così, ci siamo stati l’altra sera con mia madre, all’inizio non l’avevo riconosciuto, poi con una faccia tosta, in presenza di mia madre se presenta, ero un peperone rosso.
Con rammarico ornai dovevo andarci, come facevo a spiegare a mia madre il rifiuto di questa visita, ora stabilita, andammo, ormai ero preparata all’’incontro, difatti a riceverci era proprio lui.
Feci finta di non conoscerlo, ma come mi aveva detto la mia amica con una sfacciataggine si presentò imbarazzata, con mia madre che mi guardava, mi sedette nella sala d’attesa, il cuore batteva a mille, emozionata per la prima visita, imbarazzata per la presenza di lui, questo ragazzo lo avevamo conosciuto in discoteca, era insieme con un suo amico, alla fine ci eravamo appartati pomiciano glielo presi in mano segandolo le sue intenzioni erano ben altre.
Il dottor mi chiese molte cose tra cui se era la prima volta, risposi di sì, dopo aver scritto una marea di cose aggiunse, signorina vada lì dietro e si prepari per la visita, ingenuamente risposi, scusa dot, ma devo spogliarmi, e lui, si tolga il pantalone e mutandina, mia madre mi accompagno dietro il separé, imbarazzatissima, cavolo dovevo mostrarmi non tanto per il dott., ma per il suo assistente, tirai un bel sospiro e salii sul lettino, il dot, mi chiese se ero pronta, si avvicinò mi spiego coma sistemarmi, poggiando le gambe sui poggioli, lui si sedette di fronte al mio sesso, iniziò a visitarmi, poco dopo vedendomi molto agitata, chiese a mia madre di accomodarsi fuori, mando l’assistente a portare un prelievo in laboratorio, restammo soli, la paura era, sicuramente ha visto che davanti sono vergine ma nel culetto non lo sono più; ora mi farà una ramanzina.
Usciti tutti mi disse signorina non c’e nulla di che, lei e; tutto a posto, stia attenda nel depilarsi, magari non lo faccia da se ma si rivolga ad un’estetista, pensai se sapessi cosa combino con l’estetista, stava per dirmi altro ma il telefono interruppe il nostro dialogo.
Riattaccò e riprendemmo il colloquio, allora dicevo? A si ecco allora lei non ha nulla è solo una piccola perdita ma niente di che, comunque posso dire che alla sua età mi sono ricreduto
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che ci fosse ancora una ragazza vergine, anche se, pensai eccolo qua è fatta la frittata, sai una cosa nei tempi addietro le ragazze per arrivare vergini al matrimonio però per non perdere i loro uomini nel rapporto preferivano insomma hai capito, sai non ho potuto fare almeno di notare il tuo bel forellino, sai essendo medico capisco quando un ano non sia stato violato, e il suo credimi credo che lo sia e come, in quel momento sarei voluto diventare una mosca e volare via, tutta rossa, un calore mi pervase tutto il corpo, lui mi rassicurò dicendomi, non si preoccupi più di tanto, non dirò nulla a sua madre, pero visto che ci siamo diamo una controllata anche a lui ritorna sul lettino.
Mentre mi visitava, notai che la sua mano si aggiustava qualcosa tra le gambe, pensai vuoi vedere che si è eccitato?
Mi disse sai Marzia è tutto ok, puoi rivestirti, in quel momento ci rimasi male, lui notò il mio cambio di umore e mi disse devo confessarti una cosa, sei la prima paziente che mi fa eccitare, vedi, aprì il camice mostrandomi il bozzo, allungai la mano e lo tastai, se fossimo da soli accetterei volentieri il tuo palpamento purtroppo sono un professionista non si può e poi c’e tua madre, ma se vuoi puoi tornare, magari domani pomeriggio con la scusa di ritirare i risultati, chiamò mia madre e spiegò che non vi erano problemi, ma per sicurezza prelevato del muco e mandato in laboratorio, in parole povere aveva effettuato il pap test, ho il numero appena pronto chiamo e venite a ritirarli.
Tutta la notte non feci altro che pensare al quel bel bozzo che avevo tastato, dovetti masturbarmi altrimenti non prendevo sonno, la mattina a scuola ero svogliata, infatti, venni ripresa diverse volte dal prof., finalmente le 16,30, uno squillo al cellulare mi confermò l’appuntamento, appena entrata, mi disse oggi non ci disturba nessuno, spogliati, lui era in camice pero sotto era nudo, infatti, si avvicinò aprendo il camice e mostrandomi quel bel pezzo di carne già duro, mi sedetti e subito lo presi a leccare, ce la misi tutta, era divino, lui nel frattempo mi palpava il seno, poco dopo mi disse torna sul lettino, senza oppormi mi sdraiai e lui iniziò a perlustrarmi il sesso, prima con le dita, poi aggiunse la lingua, mi penetrò in profondo, poi si dedicò al mio forellino, iniziando a leccarlo e a dilatarlo.
Un primo orgasmo stava affacciandosi, ero pronta mi disse, spalmò del gel sul cazzo e lo puntò diritto al mio culetto, senza trovare resistenze mi penetrò, mi disse è la prima volta che violo un culetto di una ragazza per l’età che hai sei già così aperta, prese ritmo, con le mani mi sditalinava per bene, un primo orgasmo e subito dopo ne seguirono altri, ero talmente presa dal cazzo che non mi accorsi che lui mi era venuto dentro, scusami mi disse, ma sai non ho resistito.
Sfilatomelo, lo teneva in mano, senza dire nulla mi alzai e sedutami di nuovo sullo sgabello, lo presi in bocca ripulendolo, non credeva ai suoi occhi, cavolo che troietta che sei mi disse, gli tornò di nuovo duro, continuai a leccarlo, avrei voluto che mi inculasse di nuovo, mas non me lo chiese e io nemmeno glielo proposi, poco dopo mi inondò la bocca, era la seconda volta che veniva in nemmeno mezzora, ancora una volta ingoiai tutto e lo ripulii per bene. Ci salutammo concordandoci appuntamento quando volevo io, ancora oggi quanto ho voglia lo chiamo, nonostante sia sposato, per me c’né sempre.