Masturbation
Masturbation
Orge e Gang BangTriangolo

Domenica speciale

Quel pomeriggio Giovanna era particolarmente eccitata , le avrei finalmente fatto conoscere Stella, la persona di cui le avevo parlato.
Quando arrivammo Giovanna quasi non credeva ai propri occhi. Aveva davanti una splendida creatura color cioccolato alta quasi un metro e ottanta occhi e capelli neri una bocca carnosa , una terza abbondante di seno gambe affusolate bellissime che uscivano dalla minigonna.
Giovanna non aveva parole . Era estate ed il vestito nero leggero che aveva indosso era per lei una prigionia da cui liberarsene al più presto.
“Ora capisco tante cose.. – disse prendendo per mano Stella e guardandole il culo- davvero incredibile…”
Nel frattempo io mi ero già spogliato dissi a Giovanna di fare altrettanto ed ovviamente non se lo fece ripetere. Stella si tolse la maglietta che copriva le tette e si inginocchio verso di me in modo che io potessi mettergli il cazzo in tiro in mezzo.
“Avete cominciato senza di me ….perversi..” disse Giovanna mettendo davanti al naso di Stella quella selva nera che ricopriva la sua passera.
Stella si giro e comincio a baciare la fica di Giovanna e con una mano mi teneva il cazzo duro.
“Spogliati . Falla spogliare” continuava a ripetere Giovanna
“Un momento – fece Stella – ogni cosa a suo tempo.”
Mise Giovanna sul letto e comincio e leccarla per bene. Le tette la pancia la fica , le alzo le gambe in modo da poterle leccare il buco del culo il tutto mentre io osservavo menandomelo.
Stella si mise in piedi e si apri la zip della mini lasciandola cadere. Poi con una mossa veloce ma molte erotica si tolse le mutandine e finalmente la curiosità di Giovanna fu soddisfatta.
Si mise subite in ginocchio sul letto e mi chiese di avvicinarmi quando comincio a toccare quell’enorme uccello che spuntava dal basso ventre di Stella.
“E’ enorme…è bellissimo” fece Giovanna e lo prese subito in bocca come se non ne avesse visto nemmeno uno.
Comincio a spompinarla come una ingorda e Stella, forse preoccupata da tanta foga tolse il cazzo da Lei per porgerlo a me che invece lo presi in bocca, come facevo sempre con molta più cura e attenzione.
“Lui me li fa sempre bene” sentii dire a Stella “uno dei più bravi”.
Buttai l’occhio e vidi che Giovanna con una mano si toccava e mi guardava all’opera.
Quando ne ebbi abbastanza fini, e mi misi alla pecorina, e dissi guardano Giovanna, “ adesso godo un po’ io, poi ne avrai anche tu.”
La vidi guardarmi curiosa mentre Stella mi lubrificava ed infilava due dita nel culo, e poi cominciare ad infilarmi il suo membro dentro lentamente ma decisa .
Sentivo quel bastone dentro e salire trovando quella via già aperta e che lei già conosceva.
Mentre quel movimento continuava Giovanna mi si mise a cavalcioni sulla schiena , facendomi piegare in avanti, in quella posizione Stella aveva il cazzo in verticale sul mio culo e cosi i movimenti diventavano più difficoltosi e lenti.
Giovanna scese e si mise di fianco cominciando a toccarmi il cazzo e le palle e facendomelo diventare sempre più duro.
Quando fu di suo gradimento prese la sola punta in bocca e comincio a succhiare come fosse un ghiacciolo.
Stavo godendo tantissimo, ma non volevo ancora venire e lo dissi ad alta voce.
Sentii quel bastone uscire dal culo e mi girai sulla schiena.
Giovanna come se avesse già capito mi fece divaricare le gambe e alzare il culo tenendomi con una mano le palle ed il cazzo.
Stella vide il mio ano aperto e me lo rimise dentro con Giovanna che guardava quanto godevo.
Stavo ormai venendo quando la mano di Giovanna strinse forse la base del pene, facendomi male e facendo uscire solo qualche goccia di sperma.
“Voglio che ti fai una sega mentre mi faccio scopare da questa troia”.
Stella era già pronta e prese Giovanna e la spinse su verso una parete facendola sedere su un piccolo ripiano.
Vidi quella troia con le gambe aperte e quel pelo completamente fradicio che aspettava solo di essere chiavata.
Stella si avvicino e Giovanna glielo prese prima in bocca avidamente ma Stella dopo poche bocchinate la prese per la testa ed entro dritto e con violenza nella passera di quella troia. Giovanna emise un grido di dolore che subito dopo si trasformo in sospiri di piacere….
La sentii venire mentre Stella le stringeva forte i capezzoli e rimase le con le gambe aperte come in estasi. Stella era in piedi ed io col cazzo duro glielo feci sentire dietro. Lei si girò e sorrise dicendomi “ Giustamente culo per culo” e si abbasso in modo che io glielo infilai dentro.
Il suo culo era come una vagina da tanto aperto era . Comincia a scoparla con lei che mi incitava e riscii ad estrarlo poco prima di venire, bagnando il tappeto con un carico di sborra unico.
Mi buttai sul letto esausto e poco dopo mi raggiunse anche Giovanna, che però fu subito presa da Stella che aveva ancora il cazzo in tiro la prese per le natiche e tenendola ferma cominciò a sodomizzarla. Giovanna non ebbe tempo neppure di protestare perché il mio cazzo le era già entrato in bocca e nonostante non fosse duro come volevo la costringevo a tenerlo dentro. La sentii mugulare e lo tolsi , il dolore di quel cazzo in un culo non preparato ma soprattutto la mano di Stella che gli lavorava la passera la fecero venire una seconda volta, mentre riusciì a venire una seconda con qualche schizzo che gli arrivo direttamente in bocca.
Il cazzo di Stella era andato giù, e sembrava pure lei soddisfatta.
Giovanna rimanendo appoggiata col ventre sul letto e le gambe aperte sfinita ebbe la forza di dire “Mi avete aperto in due. Mi sento tutta pezzi”
“ Ed è solo la prima volta “ dissi guardano Stella che si rivestiva.
Con difficoltà anche Giovanna si ricompose e scendemmo giù verso la macchina fermandoci prima in un bar a bere qualcosa.
Era domenica pomeriggio, una giornata col sole ed un vento caldo e piacevole coccolava le persone che come noi si erano sedute ai tavolini all’aperto. Andai un momento in bagno e passando sentii alcuni ragazzini dire “ Hai visto la brasiliana con quei due li . Che figa. Secondo me fanno le orgie” “ Si.. e tu vedi orgie e troie ovunque ….smettila con le seghe…Ma dai”..

Vota questo racconto

You may also like

Leave a reply