Molte volte mi sono chiesto quando ho preso coscienza di tutto, ed a dire il vero non lo so. Ho sempre provato un’attrazione per il vestiario femminile, è difficile dire se sia iniziato tutto come un semplice feticismo e se sia maturata man mano una consapevolezza diversa su un orientamento sessuale deciso.
Ora, sono nudo con calze a rete in mezzo alla stanza, una parrucca bionda e due cuoricini rosa a coprire i capezzoli, un filo di trucco leggerissimo, 12 cm di tacco per alzare le chiappe di quanto basta per irrigidire i glutei, mi penzola tra le gambe un filo con a capo un anellino nero, è l’estremità delle tre palline anali che accolgo dentro di me, retaggio di un preliminare ormai consolidato..
Ho gia’ tolto le mutandine, sono appoggiate sul cuscino ai piedi del letto, sono minuscole ma d’altronde non dovevano impegnarsi molto per coprire i miei attributi.
A parete un televisore 16/9, da un numero di pollici imprecisato, ma tanto grande da contenere una suddivisione come se fossero due monitor distinti, in uno la diretta di FTV delle sfilate di moda in qualche parte del mondo, nell’altro un amplesso tra due modelli che farebbero concorrenza anche al migliore Brad Pitt.
La prima parte del monitor è per me, per creare una mia illusione mentale, fa parte di quel recesso di feticismo di cui parlavo prima, l’altra parte è per Lui il mio Lui, gradisce sempre distrarsi durante i preliminari.
A dir la verita’ attualmente sono sola, perdonatemi il cambio di soggetto, ma è un vezzo lo so’, mi basta una guepierre o un paio di calze che mi sento un altro o meglio un’altra, un po’ come Superman quando indossa il suo costume, IO divento Lara, Dottor Jeckil e Miss Hide.
Una volta trasformata mi illudo di potermi aggirare tra gli altri incurante del mio nuovo look certa di essere vista per quello che io credo di essere interiormente. E’ pura follia che so benissimo di non esser vera, ma dura per quello che il mio patner è in grado di creare con la sua magia.
Non sono un reale trav, sono un po’ strana, se mi si potesse vedere ora, con gli occhi bigotti di chi non accetta le diversità dell’amore, apparirei come un uomo nudo con tacchi a spillo, calze, parrucca solo in mezzo alla stanza, ma questa è una realtà, del resto incontrovertibile di cui non mi preoccupo.
E’ cio’ che il mio Lui vedrà o che riuscirà giocando con l’inganno a farmi credere di vedere che mi interessa.
In realtà come ho detto sono sola, lo squillo del cellulare incomprensibilmente lasciato accesso da Lui ci ha separati, mentre le procedure di avvicinamento ed ingaggio erano ormai a buon punto, a dire il vero ho già fatto un’assaggino ed ho ancora il suo piacevole sapore sulle labbra.
Mentre stufa di aspettare mi appresto ad indossare la vestaglia appoggiata li’ vicino, percepisco di non essere più sola nella stanza, dietro di me sulla soglia della camera da letto compiaciuti e divertiti c’è il mio Lui accompagnato da un vero Trav, in un tiro che nemmeno nelle sfilate di Victoria Secret’s si assiste, un festival di fiocchi e fiocchetti rosa.
Non nego la mia sorpresa ed imbarazzo, il nostro è sempre stato un rapporto uno a uno ristretto alla nostra intimità con cadenze settimanali connesse agli impegni lavorativi ed ai nostri pruriti, dove Io la sottoscritta (perdonatemi ancora il vezzo) da brava micetta è quella che si preoccupa di fare i salti mortali per adattarsi al signorino ed alle sue voglie.
A dire il vero l’imbarazzo mi congela, ho un attimo di indecisione, gambe leggermente allargate, la vestaglia in mano, il mio pipino moscio moscio che è in bella mostra, e quel cordino che è li a metà della mie gambe, non lascia dubbi su cosa ci sia poco più in su’.
sto c….. va tutto bene ho pensato, sono pronta per mandarlo a quel paese che la nuova amica allarga con la mano il gonnellino e mi mette in mostra degli attributi degni di uno sguardo ed un sospiro di ammirazione, ma la cosa che ben sapevano, ed avrebbe attirato la mia attenzione, è stato l’anello metallico alla base del pene e sui testicoli.
Lo ammetto è un vezzo che mi ha sempre attratto ed ho sempre cercato di convincere Lui ad indossarne uno senza esito ….. ora sembrava proprio che mi avrebbe indirettamente accontentata.
A raccontarmelo non lo avrei creduto, non sono servite tante parole, o istruzioni i meccanismi di copia sono stati magicamente adeguati al nuovo numero di partecipanti.
Non ho avuto tempo di scegliere o chiedermi da che parte farmi, mi sono trovata nel giro di pochi attimi al centro delle loro attenzioni, mentre il nuovo arrivato si presentava ben bene alla mia lingua e labbra ho sentito delicatamente sfilarsi le palline per essere sostituite, accompagnate da un adeguato massaggio di crema, dalle dita del mio Lui e dal suo amorevole attrezzo.
Ormai impegnata e bloccata dalle attenzioni dei mie patner mi sono soffermata accidentalmente sul riflesso nella specchiera della TV rimasta accesa, una modella magrissima di un età indefinita mi fissava probabilmente parlando delle proprie illusioni mentre nell’altro lato della TV l’ambiente si era veramente surriscaldato un numero imprecisato di braccia, gambe torsi e peni e culi si intrecciavano su di quello che sembrava un camion dei Vigili del Fuoco stile USA, ma per quanto l’ambiente, là in TV si fosse surriscaldato, era chiaro a tutti che vi sarebbero state canule a sufficienza per raffreddare ogni bollente spirito.
< ma che cazzo fai puttana guardi la TV, vediamo se con il culo rotto ti passa la voglia>
il turpiloquio, ………….. ho sempre rimproverato a Lui di non essere credibile nel chiamarmi zoccola o altro, un po’ di offese mi sono sempre mancate, ed ora sembra che venisse esaudito un’altro dei miei desideri.
Ho passato il resto della serata a soddisfare loro e me stessa vivendo anche l’esperienza di vedere il mio Lui sodomizzato ben bene.
Le ingiurie del nuovo intervenuto si sono man mano addolcite alla visione della nostre tenerezze reciproche, mentre Lui regalava la propria verginità con il mio supporto amorevole fatto di carezze, coccole, parole dolci e baci, ho accettato alla fine quel seme sul volto, frutto del piacere regalato al mio Lui.
Rivestendoci alla fine ho visto per la prima volta il scintillio metallico degli anelli regalati al mio amore tanto tempo fa ora finalmente indossati, un lungo bacio ci ha momentaneamente congedato alla prossima chiamata, al prossimo SMS, al prossimo cuore rosa via mail
