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Etero

Il primo pompino

Capitò in un caldo pomeriggio di inizio luglio di qualche anno fa. io e la mia ragazza, che allora avevamo diciasette anni, ci conoscevamo già da tre anni ma ci frequentavamo solo da qualche mese. Ci eravamo conosciuti nella scuola dove studiavamo ed eravamo divenuti subito molto amici. Dopo un paio d’anni avevamo capito che tra di noi non c’era solo amicizia ma un sentimento più forte, che fino ad allora non ci era riuscito di percepire e decidemmo quindi di metterci insieme.

Si chiamava Sara, era mora con i capelli piuttosto lunghi, lisci e lucenti che lei teneva sciolti o a volte li raccoglieva in una coda o in una treccia. Gli occhi erano di un bel verde brillante ed erano molto luminosi, la bocca era graziosa con delle belle labbra morbide e carnose. Fisicamente non era molto alta sarà stata un metro e sessanta ma comunque era fatta bene con un bel seno e anche un discreto sedere, piuttosto sodo e anche le gambe avevano il loro fascino, era ben fatta.

All’inizio del nostro rapporto sia io che lei non eravamo molto esperti,avevamo avuto qualche avventura ma a livello di pomiciate e poco di più,non è che non sapevamo come funzionasse, sapevamo tutto ma avevamo esercitato poco. Quindi a poco a poco decidemmo di portarci avanti con le nostre esperienze.
Iniziammo piano, passavamo il tempo in cui ci vedevamo a pomiciare e a strusciarsi l’uno contro l’altra senza mai andare oltre, qualche volta mentre ci baciavamo infilavo la mano nelle sue mutande e le infilavo il dito nel suo buchetto e la masturbavo fino a farla venire e a volte era lei che mi infilava la mano nelle mutande mi prendeva il pisello, me lo massagiava con dolcezza fino a farlo diventare duro poi mi masturbava fino a che non venivo. Questo per i primi due mesi ,poi mi iniziò a venire voglia di spingermi un po’ più in là, avevo sinceramente voglia prima ancora di fare l’amore, che Sara mi facesse un bel pompino, decisi così che era arrivato il momento.

Un pomeriggio dei primi di luglio, faceva un caldo cane,ero a casa in camera mia con Sara, i miei erano appena usciti. Eravamo sdraiati sul mio letto, iniziai a baciarla, lei era vestita con una minigonna molto sexy, una maglietta rossa senza reggiseno, che faceva trasparire il suo bel seno e aveva dei sandali col tacco che mettevano in risalto i suoi bei piedi sempre molto curati. La minigonna le stava aderente al culetto e faceva intuire l’intimo che aveva addosso e la cosa mi eccitava molto. Mentre la baciavo le sfilai la maglietta e mi trovai davanti quei seni sodi con i capezzoli già duri dall’eccitamento, mi chinai in avanti per baciarli e succhiarli facendoli diventare ancora più duri. Sara ansimava e le piaceva molto come le massaggiavo e baciavo il seno, a un certo punto riuscii a sfilarle le mutande e iniziai con un paio di dita a masturbarla con dolcezza e lentezza,sentivo la sua vagina bagnarsi sempre di più e contrarsi intorno alle mia dita.

Nel frattempo anche Sara aveva iniziato a tirarmi giù i pantaloncini e ad infilare la mano nella mie mutande trovando il mio pisello già in fase di indurimento, e aveva iniziato a giocarci un po’, prima scoprendomi la cappella,che via via si gonfiava sempre più per l’eccitamento; le piaceva passare le punta delle dita sul buchino della cappella, poi mi massaggiava i testicoli con delicatezza, dopodichè,quando diventò bello duro,lo strinse nella sua mano e iniziò a muoverlo su e giù. Dopo poco le feci rallentare il ritmo perché stavo quasi per venire, era qualche giorno che non svuotavo le mie palle, non avevo avuto occasione e avevo paura di non resistere oltre alla sega che mi stava facendo. In quel momento ero sdraiato sul letto con lei al mio fianco, aveva la testa appoggiata sul mio petto e mi guardava il pisello mentre lo masturbava, io avevo momentaneamente smesso di farle il ditalino e avevo messo le mani dietro la testa mentre lei continuava a farmi la sega. A quel punto oramai straeccitato decisi che l’occasione fosse buona per farmi fare un pompino,iniziai a carezzarle la testa,facendo una leggera pressione per farle avvicinare il viso al mio cazzo, lei capii immediatamente cosa volevo mi facesse e all’inizio oppose una timida resistenza poi iniziò ad abbassare il capo verso il mio cazzo, ad un certo momento si voltò verso di me mi guardò negli occhi e mi chiese di avvertirla quando stavo per venire,io le risposi di non preoccuparsi che non le sarei venuto in bocca,anche se l’idea mi alletava parecchio.

Iniziò a baciarlo con delicatezza, dalla cappella, lungo l’asta, fino alla base; all’inizio sembrava un po’ incerta poi prese coraggio e voglia e iniziò a leccarmelo con più intensità,facendomi intendere che la cosa cominciava a piacerle. Passava la lingua iniziando dalla cappella fino alla base,bagnandolo tutto di saliva,poi con la punta della lingua indugiava sul buchetto della cappella e lo leccava, a un certo punto vidi che abbassò un po’ di più la testa e tenendo con la mano il mio cazzo fermo sulla mia pancia,iniziò a leccarmi le palle. Ad un tratto si fermò,pensai che volesse mettersi più comoda invece si era fermata per togliersi un pelo che le era rimasto sullla lingua, questa cosa mi eccitò molto,poi riprese a leccarmi, dalle palle fino ad arrivare in cima al cazzo e a quel punto, finalmente, aprì la bocca e se lo mise dentro dapprima un po’ alla volta assagiandolo con dolcezza poi lo prese tutto fino a farlo arrivare in fondo alla gola.

Vidi il mio pisello scomparire nella sua bocca e percepii il calore e la morbidezza della sua bocca e delle sue labbra completamente umide che andavano su e giù sul mio cazzo,coprendo e scoprendo la cappella,fino in fondo. Non ci volle molto ero eccitatissimo, stavo per scoppiare,le misi la mano sulla testa dandole il ritmo,lei mi seguiva fino a quando detti un paio di colpi di reni più intensi mentre con la mano le spingevo la testa fino a farle arrivare il cazzo in fondo alla sua bocca, pareva piacerle molto ingoiarlo tutto, visto l’impegno che ci metteva, a quel punto capii che ero al limite e stavo per uscire per non venirle dentro ma fu troppo tardi. Prima ancora che fossi fuori dalla sua bocca partirono tre zampilli di sperma fortissimi che finirono in fondo alla sua gola, riempendola, lei rimase sorpresa da questa prima quantità di sborra che sentì arrivare,mosse istintivamente la testa come per spostarsi ed evitare di trovarsi la gola piena di sperma ma poi ci ripensò,non si scostò e non tossì neanche, continuava a tenere la mia cappella dentro la sua bocca mentre io,incredulo di quel comportamento mi lasciai andare continuando a sborrare copiosamente nella sua bocca.

Sentii schizzare fuori dal mio cazzo diversi fiotti di sperma che lei ricevette dritti in gola senza scomporsi ma continuando a muovere leggermente la testa in su e giù aumentando così il mio godimento. Mi sembrò di non finire mai,avevo le palle piene di sperma,ansimavo intensamente mentre dal mio cazzo continuava a uscire sperma sempre più denso e abbondante, sentivo il rumore che Sara faceva con la bocca cercando di ricevere tutto il mio seme, verso la fine della sborrata le ripresi la testa con le mani e le spinsi il cazzo un pò più giù in gola fino a metà asta,strinsi con la mano la parte di pisello rimasto fuori e le schizzai gli utimi due zampilli di sperma che sentivo arrivare in fondo alla gola.

Tenni ancora la sua testa tra le mani mentre continuavo a entrare e uscire dalla sua bocca con il pisello ancora duro e bagnato fino a che capii che avevo sborrato tutto.Pensai che avrebbe raccolto tutto lo sperma in bocca per poi sputarlo, o che lo facesse uscire da un lato della bocca mentre venivo,ma mi accorsi che lei era riuscita a ingoiare tutto senza problema,ancora oggi mi chiedo come abbia fatto. Dopo aver ripreso fiato continuò a tenermi il pisello in bocca succhiando ancora la cappella e massagiandomi le palle,fino a quando non fu quasi moscio.

uando lo lasciò uscire, il mio pisello era completamente pulito, liscio,senza una goccia di sperma, l’aveva spremuto tutto. Poi gli dette un’ultima occhiata, alzò la testa e venne a darmi un bacio. Si rimise la maglietta, si aggiustò, si guardò allo specchio per controllare l’aspetto ed eventuali tracce, bevve dell’acqua da una bottiglietta per sciacquarsi la bocca dal sapore dello sperma e si distese accanto a me, che ancora non ero riuscito a muovermi ne a parlare estasiato come ero da questa nuova esperienza. Un pompino perfetto, il suo primo pompino e anche il mio. Cinque minuti dopo rientraronno i miei, avevamo fatto appena in tempo.

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