Threesome
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Triangolo

Io, Alessia e Francesca

Ho appena passato la cinquantina.
Mi sono sempre trovato a disagio a mostrarmi nudo con quelli del mio sesso avendo sempre temuto il confronto delle dimensioni del pene e per il fatto di essere circonciso.
Ho però sempre trovato molto eccitante mostrarmi nudo al sesso opposto in finestra o al mare cambiandomi il costume.
Sono sposato con la prima ragazza conosciuta e con la quale il sesso non è mai stato entusiasmante.
Nonostante avermi fatto provato ogni tipo di esperienza escluso il poter raggiungere l’orgasmo in bocca, i rapporti per lei sono più un dovere coniugale che piacere.
Ma veniamo al dunque.
Io e Alessia lavoriamo per una grande azienda con molte sedi sparse in Italia e nel mondo.
Alessia, da poco passata la trentina, è una donna single e disinibita tanto che in presenza di noi colleghi maschi non si è mai trattenuta dal parlare di sesso lasciandoci capire che praticava anche il sesso orale e anale.
Questo mi ha sempre eccitato, ma non mi ero mai spinto oltre il fargli capire che apprezzavo la sua bellezza, la sua sensualità, il suo eros.
Soltanto una volta gli confessai che mi faceva impazzire quando si sistemava i suoi ricci capelli neri piegandosi in avanti mettendo in risalto il suo splendido fondoschiena.
In sua presenza mi è sempre piaciuto stuzzicare la rivalità femminile facendo con lei apprezzamenti su altre colleghe, inducendola a mostrare quella sorta di gelosia legata alla competizione tra donne.
Tra le tante donne che lavorano nella nostra azienda, ma in un altro settore, c’è Francesca, cara amica di Alessia, che prima dei fatti che sto per raccontare, conoscevo solo di vista.
Una donna dal viso squadrato, dal fisico massiccio, dal seno prosperoso e dal fondo schiena piatto.
L’opposto di Alessia che ha un fisico slanciato, una seconda di seno e un lato B da far girare la testa. Comunque sono stato sempre attratto dalle donne non perfette, riuscendo a trovare in loro qualcosa di eccitante.
Ad Alessia avevo detto della mia attrazione nei confronti dell’amica.
Durante uno dei miei tanti periodi trascorsi per lavoro all’estero, successe un fatto che porteranno i nostri discorsi sul sesso ad essere più espliciti.
La lontananza da mia moglie, l’impossibilità di praticare sesso online con lei per via della sua pudicizia, mi spinse a frequentare le video chat randomiche tra cui anche quella di annunci69.it con lo pseudonimo di AlphaCentauro e a masturbarmi frequentemente.
Un giorno, spinto dall’eccitazione e dal desiderio di svegliare in mia moglie la voglia di sesso mi ripresi mentre mi masturbavo fino al raggiungimento del massimo piacere.
Ahimè, il video invece di inviarlo a mia moglie tramite WhatsApp lo mandai a Alessia, la quale non mi diede il tempo di accorgermi dell’errore e di cancellarlo.
Dopo il panico iniziale, uno stato di imbarazzato provato e le mie scuse, una voglia irrefrenabile mi spinse a chiederle cosa pensasse di me e del video ricevuto.
Lei non rispondendo alla mia domanda mi inviò una foto in cui mi salutava insieme a Francesca.
Il pensiero che lo avessero visto insieme fece aumentare in me la sensazione di vergogna ma allo stesso tempo eccitare sempre di più.
Gli chiesi se lo avesse visto con l’amica senza ricevere però alcuna risposta.
Dopo un po’ di tempo finalmente mi rispose dicendomi che il video lo aveva visto da sola e che aveva creduto che fosse il solito video farlocco in cui alla fine sarebbe uscito fuori il negrone super dotato che circolava in rete.
Chiedendole nuovamente scusa per l’errore commesso, per sdrammatizzare scherzai chiedendole se fosse rimasta delusa dalle dimensioni del mio pene e se avesse notato che io fossi circonciso.
Ridendo e capita la mia involontarietà non si arrabbiò, affermando di riceverne molti. Spiegatogli la motivazione del video e dei miei problemi sessuali di coppia iniziarono con lei una serie di conversazioni in chat in modo più diretto. Mi disse che parlare di sesso non la infastidiva. Cominciò a raccontarmi delle sue esperienze sessuali iniziate in giovane età e io a raccontargli della mediocre attività con mia moglie e dei miei desideri.
Mi raccontò di amare guardare negli occhi l’uomo quando durante il sesso orale sta per eiaculare e assaporare il succo proibito.
Proprio quello che io desideravo da mia moglie!
Di praticare il sesso anale per il puro piacere di far godere il suo amante.
Di utilizzare il vibratore sia per il sesso solitario che in coppia e di utilizzarlo durante la giornata per tenere alta l’eccitazione.
Di averlo usato sul lavoro anche in mia presenza, senza che ne io ne gli altri ce ne accorgessimo del suo stato di estasi.
Io gli raccontai del mio piacere nel farmi vedere nudo dalle donne.
Di frequentare molto in quel periodo le video chat anche con la speranza di suscitare in lei la voglia di una possibile video chiamata con me, ma di sentirmi in imbarazzo con i maschi negli spogliatoi ritenendo il mio pene non molto grande e che come aveva potuto vedere era circonciso. Lei mi disse che di circoncisi ce ne sono molti lasciandomi capire di averne visti e “maneggiati” tanti e che la lunghezza per lei non è importante, a differenza della circonferenza.
Un giorno, con la scusa di dover parlare di lavoro, gli chiesi se potevo telefonarle.
La conversazione all’inizio generica la dirottai sul sesso.
Facendomi coraggio gli confidai che mi stavo masturbando.
Lei mi disse di averlo capito.
Gli dissi che immaginavo le sue mani scivolare su e giù sul mio pene.
Ricordo che ad un certo punto mi disse: ”dal tuo respiro affannoso penso che non ti manchi tanto dal venire”.
Mi eccitò tantissimo.
Una copiosa sborrata finì sul pavimento.
Alla fine credo che per eccitarmi di più mi disse che sarebbe andata a farsi una doccia e io gli chiesi di fare una video chiamata a cui lei rispose di no.
Il giorno dopo in seguito a ciò che era avvenuto al telefono gli dissi che avrei provato vergogna nel rivederla al lavoro ma lei mi rispose di non preoccuparmi.
Non le ho mai chiesto se si fosse eccitata!
A parte il masturbarmi nelle video chat con sconosciute, non mi ero mai spinto a tanto con una conoscente.
Continuammo nelle chat a parlare di sesso. Intanto sperando in un approccio con Francesca decisi di chiederle l’amicizia su vari social.
Ma a parte i vari like nessun contatto.
Venne il giorno che tornai in Italia.
Rivedere Alessia mi provocò molto disagio.
Sia soli, che in presenza di altri colleghi evitavo di incontrare il suo sguardo.
Lei notò questo mio disagio e mi disse di non preoccuparmi.
Spesso ogni qual volta eravamo soli i discorsi finivano sul sesso.
L’eccitazione che provavo era evidente dal rigonfiamento sotto i pantaloni, che si assopiva solo dopo essere andato in bagno a masturbarmi con lei che mi aspettava fuori. Lei era diventata il mio mentore.
Una volta gli dissi che la immaginavo farmi almeno un pompino.
Che sognavo vedere il mio membro turgido nella sua bocca mentre le mi guarda negli occhi nel momento di scaricarle la mia sborra e vederla ingoiare.
Comunque mi fece capire, nonostante i discorsi e le mie seghe, che tra noi due non sarebbe mai potuto accadere niente e di essersi pentita di avermi permesso di masturbarmi al telefono.
Ma mai dire mai!
Un giorno, in mensa aziendale, incontrammo Francesca con cui pranzammo allo stesso tavolo. Dagli atteggiamenti cercavo di capire se veramente lei non avesse visto il video.
Il pranzo si svolse parlando del più e del meno soprattutto tra loro due.
Unico argomento di discussione in cui io venni coinvolto furono le mie capacità nel fai da te decantate da Alessia, alludendo chissà al mio piacere solitario.
Con Alessia continuarono i discorsi di sesso che mi facevano eccitare da morire, con i quali lei si divertiva a stuzzicarmi fino a farmi finire sempre in bagno a dedicarle una sega.
Un giorno ricevetti da Francesca una telefonata con cui mi chiedeva, a proposito del fai da te, se fossi in grado di risolvere un problema di tapparelle con l’invito a recarmi da lei se capace.
Iniziai a sognare di possederla.
Titubante nell’ipotesi di poter tradire per la prima volta mia moglie accettai.
Era un giornata molto calda.
Sognavo io lei e Alessia insieme. Suonai al campanello.
Francesca mi venne ad aprire.
Indossava un vestitino corto e molto aderente con una scollatura che faceva intravedere una generosa scollatura.
Nonostante il fisico massiccio come già detto, era molto eccitante.
Alessia non c’era!
Avevo sognato!
Prima ci prendemmo un caffè.
Ero molto attratto dalle mani e dai suoi piedi molto curati e con lo smalto rosso fuoco.
Si era preparata perché avvisata da Alessia che sapeva della mia attrazione per i piedi e mani con lo smalto rosso o era solo una coincidenza?
In fondo credo che a noi uomini piaccia.
Questa mia attenzione lo aveva notato.
Ci recammo in camera da letto dove era la tapparella rotta.
Stesi sullo stendino c’erano degli indumenti intimi. Non riuscivo a staccare gli occhi da loro.
Lei se ne accorse e si scusò per la presenza dello stendino, ma l’unico balcone era quello con la serranda rotta.
Mi feci audace e gli dissi che indossava lingerie provocanti e che era fortunato chi poteva vederla. Ringraziandomi per il complimento mi disse che qualcosa di simile lo indossava anche ora e che me lo avrebbe fatto vedere come premio se fossi riuscito nella riparazione.
Immediatamente si fece vivo un rigonfiamento che mi fece arrossire e su cui scherzammo. Durante il tempo della riparazione parlammo di svariati argomenti.
Anche di mia moglie.
Di lei raccontai la scarsa passione per il sesso e di non aver mai indossato completini così eccitanti. Intanto continuavo a pensare alle parole che mi aveva detto.
Mi veniva in mente mia moglie.
Mi chiedevo nel caso in cui fosse successo veramente di mostrarsi a me senza vestito come mi sarei comportato.
Mi sarei accontentato solo di vederla o avrei provato a ottenere qualcosa di più.
Terminato il lavoro, si era rotta la cinta che mantiene la serranda al rullo, l’evidente rigonfiamento era rimasto.
Mille pensieri giravano nella mia mente ma confuso non sapevo cosa fare.
Ci pensò lei.
Si girò di schiena dicendo: “come promesso ecco qui”.
Facendo scivolare il vestito ai suo piedi, rimase solo con uno slip brasiliano, che data la sua mascolinità sembrava essere più piccolo.
Le spalle possenti.
Il seno racchiuso tra le braccia.
Il fondo schiena piatto.
Si voltò, allargò le braccia e mostrò il seno nudo. Grande ma che subiva la forza di gravità.
Due capezzoli scuri con aureole enormi che spiccavano su quei seni bianchi.
Il corpo era abbronzato tranne che nella zona degli slip e del seno.
Sicuramente al mare indossava costumi al quanto casti in quanto lo slip non copriva la zona priva di abbronzatura.
Alcune gocce di sudore scesero dalla mia fronte a causa del caldo, del lavoro o forse di quella visione.
Rimasi impietrito.
Lei rise per il mio atteggiamento.
Si avvicinò e allungando la mano sul rigonfiamento mi disse:”non ci credevi?”. Abbandonai quindi ogni remora e avvicinandomi ai suoi seni succhiai gli enormi capezzoli.
Oramai le mie mani frugavano il suo corpo quasi nudo.
Scesi baciandogli l’ombelico.
Spostai la piccola striscia di stoffa che le copriva il pube e usci una piccola striscia di peli neri.
Le baciai il monte di venere.
Mi alzai per baciarle il collo mentre con uno e poi con due dita penetrai la sua vagina senza difficoltà.
Lei mi slacciò la cinta e il bottone del pantalone e con la sua mano si mise a frugare nei miei slip iniziando una lenta masturbazione.
Mi calò i pantaloni e gli slip.
Scese fino al pene turgido intriso di sudore e di liquido preseminale che era fuoriuscito in tutto quel tempo e con la lingua cominciò a roteare intorno al meato e al glande completamente scoperto, soffermandosi sul frenulo reciso.
Ogni colpo di lingua mi provocava un fremito. Infine lo prese tutto in bocca.
Con la mano continuava a fare su e giù.
Per prolungare il mio piacere e non eiaculare, sfilai il pene dalla bocca e portandola sul letto cominciai un cunnilingus sul frutto prelibato. Emanava un profumo misto tra sudore, urina e fluidi vaginali, ma questi ultimi avevano su di me un effetto afrodisiaco.
Le piccole labbra sporgevano fuori dalle grandi labbra tra cui spiccava un clitoride pronunciato.
Mi sdraiai anche io sul letto e cominciammo un 69.
Leccavo con avidità la sua vulva.
Succhiavo il suo clito.
Leccavo il suo perineo, fermandomi prima dell’ano poiché non da poco deterso. All’improvviso sentii la porta aprire.
Francesca intenta in quello stupendo fellatio non si accorse di niente.
Un attimo di panico mi raggiunse!
Sapevo fosse single, ma mi balenò la paura che fosse invece un suo probabile fidanzato.
Sentii invece la voce di Alessia che chiamava Francesca, la quale non rispondendo la spinse a cercarla per casa.
Entrata in camera ci trovò così avvinghiati. Immenso fu il mio stupore e la vergogna come se fossi stato scoperto da mia moglie.
Credevo che il tutto fosse combinato, ma poi seppi che Alessia aveva le chiavi di casa e non aveva l’abitudine di suonare il campanello. Francesca si staccò dal mio pene togliendolo dalla bocca e si sdraiò al mio fianco con la posizione contraria alla mia.
Alessia rivolgendosi a me disse: ”il segaiolo è finalmente riuscito a scopare con una che non è sua moglie”.
Contro la sua amica credo che provò a mio avviso quella sorta di gelosia di cui ho raccontato sopra. Poi esclamando: “ah è così!”, si tolse la tuta leggera che indossava e la lingerie molto sensuale che mi aveva raccontato portare sempre anche a lavoro.
Finalmente vidi il suo corpo snello nudo, così come lo avevo sempre immaginato.
Il seno, seconda di misura, sodo.
Due aureole rosa non eccessivamente grandi con due capezzoli già turgidi più piccoli di quelli di Francesca.
Il monte di venere completamente depilato.
Il suo corpo abbronzato a differenza di Francesca aveva solo piccole porzioni non abbronzate, segno di un costume molto succinto.
Sul piede destro il tatuaggio di un fiore.
Estasiato da tanta bellezza rimasi immobile anche quando si sdraiò su di me.
Vedevo il suo stupendo fondoschiena vicino al mio viso.
Bello, sodo.
Mentre io ero incapace di fare qualsiasi cosa, Alessia poggiò il suo sesso sul mio volto mentre si mise il mio pene bagnato dei miei umori e della saliva dell’amica completamente in bocca.
Le grandi labbra erano gonfie e coprivano completamente le piccole labbra.
Il suo sesso a differenza di Francesca era profumato in quanto da poco uscita dalla doccia fatta in palestra.
Solo un piccolo odore di sudore proveniva da mezzo le cosce.
Ripresomi dallo stupore cominciai ad affondare la mia lingua nel suo orifizio vaginale e a succhiare il suo clitoride non eccessivamente prominente. Con Alessia mi inoltrai anche sull’ano poiché profumato come tutto il resto del suo corpo.
La sentivo fremere sotto i colpi della mia lingua. Leccavo e pensavo alle storie che mi aveva raccontato.
Il pene mi pulsava insistentemente.
Francesca stanca di assistere, tirò dietro la testa di Alessia togliendole così il mio pene dalla sua bocca per spompinarmi lei.
Una lotta per impossessarsi del mio turgido pene iniziò tra le due amanti fin quando non senti le due lingue leccarmelo contemporaneamente. Immaginavo un sesso a tre con le due amiche che lesbicavano, ma non fu così.
Alessia stanca di condividere il mio pene con l’amica, si girò e si impalò su di me.
Dopo alcuni su e giù sapendo che Alessia non usava la pillola come contraccettivo e sentendo di non poter durare ancora molto, la sollevai e la spostai.
Subito Francesca si avventò sul mio pene.
Volendo venire in bocca a Alessia lo tirai fuori. Alessia si gettò subito sul mio sesso per succhiarlo.
Sentendolo fremere continuò il pompino guardandomi negli occhi così come mi raccontava spesso.
Venni con copiosi fiotti che lei ingoiò avidamente. Staccatasi mi fece vedere la bocca vuota mentre Francesca riprese il mio membro ormai non molto turgido in bocca leccando le poche gocce che fuoriuscivano dal pene che si stava afflosciando. Rimanemmo pochi minuti sdraiati tutti e tre insieme senza parlare.
Senza dire niente, con la solita vergogna che provavo dopo aver parlato di sesso con Alessia mi feci una doccia e tornai a casa.
Mi sentivo sporco ma contento di avere provato vero sesso.
Dopo quel giorno continuo a lavorare con Alessia. Parliamo di sesso come prima ma è come se non lo avessimo mai fatto.
Fortunatamente Francesca è spesso all’estero per lavoro e sono comunque rimaste amiche.
L’unico rimpianto è quello di non avere avuto rapporti anali con Alessia e di non aver goduto pienamente di Francesca

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