Ciao! Mi chaimo Martina, Tina per gli amici, e sono una emo di 18 anni.
Ebbene, tutto accadde l’anno scorso. Ero ancora vergine (non per mia scelta) e infatti avevo preso ad uscire con la compagnia di Alessia (che in sguito è diventata anche la mia migliore amica) la cosidetta “troia della scuola” che speravo potesse spianarmi la dolce via del sesso.
“Hai mai scopato Tina??” Mi chiese quel giorno, in ricreazione, mentre ci accendevamo la sigaretta. “Mmmh… No, no mai… Perché?” Ero perplessa per questa domanda. Ok, Alessia è una molto… Ehm, molto “aperta”, ma non credevo così tanto! “Ah… Niente, è che mi sono accorta del piercing alla lingua. Sai, in genere se lo fanno le pompinare. Si dice che i pompini vengano meglio con quell’affare sulla lingua.”… Soffiò fuori il fumo dalla bocca e mi sorrise strizzandomi un occhio. China la testa, mi sentivo a disagio, insomma… Io ero la verginella che parlava di sesso con una che ormai si era scopata mezzo istituto! “Ma neanche un pompino, una sega… Niente? Hai mai visto quantomeno un dannato uccello?” Sembrava sorpresa.. “Ehm… Io…” “Ahahahah” Rise… Rise di gusto:” Oddio, ragazza… Ahahah Mmmmh… Eih, fai qualcosa oggi pomeriggio?” Io alzai lo sguardo, la guardai e lentamente le risposi:”Io… No no, non faccio niente.” Ero intimorita, mi sentivo la candida ragazzina il suo primo giorno di scuola. “Quando finiamo scuola, vieni a casa mia! Noi due abbiamo di che parlare! Aha!” Detto questo, spense la sigaretta sul muretto su cui era seduta, scese e rientrò nell’istituto mentre io rimasi li ferma, immobile, con quella dannata sigaretta in mano, di cui non avevo fatto nemmeno un tiro.
Usciti da scuola seguii Alessia fino a casa sua. Alessia ha 20 anni, è stata bocciata due volte, ed era in classe con me. In classe mia… Credo si sia fatta più o meno tutti i ragazzi, anche quello che pensavamo tutti fosse un pò gay! Ma torniamo a noi… Arrivammo a casa sua (aveva davvero una casa bellissima! Era una piccolla villetta, contornata da un enorme giardino. Me ne innamorai subito!) ed andammo in camera sua. I suoi genitori non erano a casa poichè lavoravano sempre fino a straore!
“Mmmh… Di cosa mi volevi parlare? Perché siamo venuti qui?” Le dissi io, molto intimorita, mentre eravamo sedute sul suo enorme letto. … Che poi… Scoprii non essere l’unica cosa “enorme” in quella stanza… “Ah si!” Rispose euforica. Balzò in piedi e si diresse verso un comodino. Io, nel frattempo, mi rannicchiai perplessa. Aprì il comodino e ne estrasse un lungo pene nero, di gomma, duro.
Lo fece dondolare davanti ai miei occhi lucidi. “Tu sai che cos’è questo, no?” Mi disse ghignando. “S… Si!” Risposi. “E ti piace? Ne hai mai visto uno?” , “Uno… Vero?” , “Ahahah Tina, sei una santarellina del cazzo con un piercing da troietta!!” Si mise a ridere e mi lanciò quell affare di 25cm addosso. “Che vuoi fare?” Le chiesi.
Non mi dette risposte, si catapultò sopra di me. Mi infilò un dito in mezzo ai jeans e iniziò sbottonarli, con ferocia. Me li sfilò, io stavo indietreggiando, lei mi inseguiva, ma un letto finisce prima o poi, e presto mi ritrovai contro la parete.
A coprirmi la vagina avevo solo il perizoma ora, un perizzoma che, nonostante la mia paura di Alessia, si stava bagnando dei miei umori.
“Te la sei fatta addosso?” Aveva una voce da chi è arrapata e vuole giocare a fare la cattiva ragazza. Mi passò due dita sulla macchia e, tirando fuori la lingua se le leccò. “Ah no cocca, sei solo una timida arrapata e vogliosa! Hai fatto Jackpot!” Mi sorrise, maliziosamente.
Oramai era sopra di me, si sfilò la t-shirt e fece lo stesso con la sua. Iniziò a mordermi i capezzoli. Cazzo… Non credevo che la mia migliore amica era una bisex! E comunque… Intanto, io ero bloccata, stavo stringendo quel cazzo fort tra le mani, mentre lei aggressiva mi mordeva il mio corpo ormai nudo.
Mi strappò il dildo dalle mani e inizio a succhiarlo, proprio come se fosse un cazzo di un uomo. Con l’altra mano intanto si stava massaggiando le tette e, non passo molto tempo che iniziai a farlo anche io. Era un’esperienza assurda! Era la prima volta che mi ritrovavo a letto con una persona e certamente non mi aspettavo che quel qualcuno fosse una lei!! Tuttavia ero eccitatissima. Sentivo la figa che mi esplodeva, gli umori che sgorgavano inzuppando il letto di Alessia.
Mi trovai non so come con questo enorme cazzo dentro alla mia figa per metà, e per metà dentro a quella di Alessia, che si buttò soprà di me limonandomi, mentre con le mani mi scompigliava i capelli.
Mi venne spontaneo incrociare le gambe sulla sua schiena. Oddio! Non capivo quello che stava accadendo, non sono bisex, non mi sono mai interessata alle ragazze, ma in quel momento… Mi sembrava tutto così naturale. Non so se fosse perchè era la mia migliore amica, o semplicemente perchè ero arrapatissima e lei stava facendo tutto… Ma Volevo farlo.
Le nostre lingue uscivano dalla bocca, finivano sul mento, erano avare di qualsiasi parte del corpo incontrassero. Sentivo i suoi seni enormi comprimersi sui miei, sul mio petto, sul collo…
Poi si alzò, e iniziò a cavalcarmi, con questo cazzo in mezzo alle gambe,mentre mi succhiava le dita. Mi resi conto che quella rgazza era malata di sesso. Io ero ferma, non sapevo cosa fare, e lei mi stava facendo godere troppo!! Era perfetto così!
Andò avanti così per un pò di tempo finchè, sempre montandomi, si chinò su di me e iniziò a stringermi le tette e a succhiarmi e strizzarmi i capezzoli, ormai durissimi.
Mi sentivo in paradiso, i nostri corpi si sfioravano, si contorcevano, e non solo le braccia o le gambe… Era diventato un meccanismo naturale, come respirare. Sentivo il suo culo, sentivo tutto, le sue labbra che rallentavano, morbide contro le mie.
Ci mordemmo le labbra, ci leccammo le dita come dei piccoli peni, infilammo le dita in tutti i buchi… Ci sussurrammo parole porche e ci sussurrammo parole dolci. Era epico!
Ad un certo punto lei alzò la testa, la sollevvò e mentre mi acarezzava i capelli ormai sconvolti dalle sue mani mi disse:”Ti piace?” “è stupendo!” Le risposi. “Bene, perchè ora si fa sul serio, troietta!” Iniziò cavalcarmi, con molta più potenza di prima, eravamo in estasi, ridevamo. Le nostre lingue si incrociavano, ma non entravano in nessuna bocca, eravamo assatanate!
Ormai tutta sudata e grondante di umori, Alessia rallentò la sua pazza e sfrenata corsa all’orgasmo, mentre continuava a cavalcare e sussurrare parole da vera porca.
Mi eccitava troppo vedere quel lago in mezzo alle sue gambe e allora, mentre lei mi montava con il cazzonela fermai e le sussurrai in un orecchio:”Eih… Vogliamo fare qualcosa di diverso?”. Lei si fermòla girai e mi ritrovai io ad essere quella sopra.
Mi tolsi da quell’arnese e iniziai a succhiare quel dolce, dolce nettare dalla sua figa pulsante. Succhiai e leccai tutto, la pulii.
Mi avvicinai poi alla sua bocca e con delicatezza le sputai il contenuto della mia bocca nella sua e iniziammo a limonare. Non so come mi venne… Ma mi eccitò da morire! E subito dopo lei fece lo stesso con me.
Eravamo nude, sudate e coperte di umori.
Stanchissime ci mettemmo distese entrambe sul materasso, ci guardavamo, con le gambe accavallate, le mani nei capelli dell’altra e ci baciammo delicatamente…