Da tempo i rapporti con Elena non erano più soddisfacenti, sarà per la gravidanza e per lo stress dei primi mesi di vita del bambino, sarà che quando adesso la penetravo sentivo che non partecipava e chiederle anche solo un pompino, cosa che prima le piaceva enormemente , era quasi una penitenza.
D’accordo con lei avevo ripreso l’adolescenziale abitudine a masturbarmi, ed ovviamente internet era la più importante fonte di eccitazione,
Di banner in banner finii in un sito dedicato agli annunci di trav , trans e bisex.
Vidi che molti di queste erano persone con doppia vita, etero in pubblico, ma bisex o trav nel privato.
Forse per sfuggire alla monotonia di un sabato sera a casa risposi ad alcuni di loro dicendo di essere un etero che volevo provare la prima esperienza bisex della sua vita.
Non diedi tanto peso alla cosa, ma dopo qualche giorni ricevetti una mail di risposta che mi intrigava.
Un uomo simile a me per età e corporatura mi chiedeva dettagli e foto. Gliene mandai una fatta con mia moglie ed opportunamente censurata. Lui me ne mandò una delle sue e mi chiese se potevamo incontrarci anche solo per un caffè. Accettai. In fondo si trattava solo di un caffè nel bar fuori dall’autostrada. Conobbi cosi A. un single bisex altro un po’ stempiato ma simpatico e parlammo per una mezz’ora buona. All’inizio al nostra conversazione era sul classico più e meno, poi andammo sullo specifico e lui essendo molto navigato mi racconto delle sue esperienze.
Io gli dichiarai subito la mia provenienza dal mondo etero, e lui mi disse senza nessun problema che se me la sentivo, potevo provare questa esperienza e che avrei potuto fermarmi quando volevo.
Eccitato da questa idea, dissi che volevo provare e se a lui poteva andare bene anche quel giorno sarebbe andato bene. Lui si assentò per parlare al cellulare e dopo pochi minuti torno dicendomi che era tutto apposto.
Da parte mia chiamai l’ufficio e dissi che non sarei rientrato per un inconveniente, e cosi andammo insieme verso la zona di un centro commerciale e salimmo al primo piano. L’appartamento era un mini e mi accomodai nel salotto che era anche cucina.
Chiesi di usare il bagno e quando rientrai vidi che aveva i pantaloni abbassati e un cazzone enorme indurirsi tra le mani.
“Vai in camera e spogliati nudo. Completamente nudo.” Mi disse con tono deciso.
Obbedii. Mentre mi spogliavo guardavo il mio cazzo che al momento non dava segni di vita e la cosa mi preoccupava.
Lui entro nudo anche lui, con un super cazzo in tiro in mezzo alle gambe.
Mi fece sdraiare sul letto a pancia in giù e comincio a toccarmi l’ano e le palle ed il cazzo che cominciava a diventare duro.
“Ti piace . Vero?” .Io con un filo di voce blaterai qualcosa ma prima che potessi rendermi conto lui mi era parato davanti e mi infilo il cazzo in bocca.
“Apri bene la bocca e non mordermi con i denti.” Cosi cominciai a sentire quel cazzo duro ma flessibile in bocca e fino in gola.
Poi A. si sdraio e mi ordino di spompinarlo. Presi in mano il cazzo con delicatezza e cominciai a baciarlo e leccarlo ed infilarmelo in bocca.
Lui godeva e pure io. I suoi commenti erano del tipo “ Hai una bocca da troia.” “Fai i pompini meglio di una donna. Vuoi che venga in bocca?”
Risposi di no. Allora lui affermò la bocca è sverginata. “Vediamo questo bel culetto come si comporta. “
Mi misi alla pecorina e lui si alzò e arrivò con una borsa. La apri e all’interno c’erano tre falli anali. I primi due mi disse che erano per me , mentre il terzo enorme era per lui.
Cominciò col massaggiarmi l’ano e ungerlo per bene con una crema. Poi mi mise il cazzone enorme davanti e mi ordino di prenderlo in bocca e fargli un pompino. Ero molto eccitato anche se il mio cazzo non diventava rigido come volevo.
Lui comincio a penetrarmi prima con un dito poi con due, poi mi infilo il dildo finto. Sentivo dolore ma anche piacere e più me lo infilava su , più aprivo le gambe. Poi sentii con un movimento rapido il cazzo uscire dal culo e A. che diceva “ Che culo da troia. “ e sentii il suo enorme uccello entrarmi dentro. Era eccitatissimo e sentivo il suo cazzo che mi penetrava con forza con godimento suo ma purtroppo con dolore mio. “Piano piano , che mi fai male”
Smise e mi disse “ Adesso goditi il mio show. Si mise lui al posto mio e si infilo quell’enorme cazzone nel culo, mentre io gli succhiavo il cazzo.
“Fatti una sega anche tu mentre me lo infilo nel culo” mi ordinò e cosi cominciai a menarmelo davanti a lui.
Venimmo quasi in simultanea. Quello fu il primo di una serie di pomeriggi di godimento e quanto ad Elena dico che vado a trovare il mio amico A. lei non solo non si insospettisce ma mi invita a stare fuori il più possibile, ma se solo sapesse…

Nasty Gay Men