Io e Paola ci eravamo conosciuti all’università, l’avevo trovata subito molto eccitante con i suoi capelli corti, mascolini, i suoi occhi grigio-celesti, le sue forme perfette. Ci incontravamo ogni tanto agli appelli e qualche volta alle feste tra studenti; proprio in una di queste occasioni, una sera in cui lei era più bella del solito, ed io più ubriaco del solito, tentai un approccio e lei con mia sorpresa non mi rifiutò … parlammo un pò, lei era molto simpatica, aveva un bell’accento milanese, ci raccontammo delle nostre esperienze, dei nostri gusti, ci fu solo un momento di imbarazzo quando si presentò li vicino a noi suo cugino Enzo, alto, magro, efebico, suo accompagnatore per quella serata… la cosa mi scocciò, il fatto di avere gente che già si metteva in mezzo a noi mi faceva incazzare assai. Comunque dopo un rapido saluto ed un rapidissimo bisbiglio tra i due, il cugino Enzo si eclissò. Ne fui lieto. Dopo un po’ la serata giunse al termine, in molti andavano via. Anche io mi ero stufato. Paola era stata rapita dalla padrona di casa che aveva deciso di raccontarle tutti i suoi drammi esistenziali. La stronza. Era ormai da un pezzo passata mezzanotte, e Andrea, l’amico che mi aveva accompagnato alla festa stava ronfando su un divano dopo aver bevuto e fumato molto, troppo. Paola stava andando via col cugino, mi vide che strattonavo Andrea per svegliarlo e farmi portare a casa. Lei capendo la situazione mi propose di accompagnarmi. Non me lo feci ripetere due volte, tra l’altro loro due abitavano nella mia stessa zona. Decidemmo con uno sguardo che avrebbe guidato Enzo, dei 3 sembrava il più sobrio. Decisi che quella sera avrei voluto scopare con Paola, non mi sarei fermato davanti a nulla, lei era così bella e sentendola anche la sua voce mi eccitava da morire …. me lo aveva fatto diventare talmente duro … Lasciata la casa dove eravamo stati quella sera, ci fermammo in un bar li vicino per bere una birra insieme, erano entrambi molto simpatici, e lei, lei era stupendamente sexy. Ad un certo punto Paola va in bagno e dopo trenta secondi la segue il cugino. Immagino lei gli stia dicendo che passerà la notte con me (in macchina ci eravamo sfiorati con insistenza..) Tornano insieme, sorridenti, poi Paola mi fa l’occhiolino. E’ fatta. Chiamo il barista, pago e andiamo via. In auto io e Paola, seduti sul sedile posteriore, avevamo già ricominciato a giocare, io le baciavo la nuca e le accarezzavo il seno, lei con una mano stringeva forte il mio cazzo dentro i pantaloni. Enzo non sembrava accorgersi di nulla, guidava silenzioso. /> Arrivammo a casa loro, ci trovammo tutti e tre in un classico appartamento da studente fuori sede. Pensai che Enzo si sarebbe immediatamente eclissato nelle sua stanza, anzi nella mia testa lui già era nella sua stanza, quindi non pensai più a lui … Io e Paola entrammo nella sua stanza, lei iniziò a spogliarsi, slacciò la camicetta, tolse il reggiseno e rimase con un bellissimo paio di slip, due poppe stupende con cappezzoli turgidi e un paio di auto reggenti, io ero completamente nudo. Mi chiamò sul letto accanto a lei, mi prese il cazzo in bocca e con infinita dolcezza iniziò a pomparlo. Non eravamo soli però. Con la coda dell’occhio mi accorsi che anche Enzo ci aveva seguiti, era nudo. Con una naturalezza che da lui non mi sarei aspettato, si sdraiò tra le cosce della cugina ed iniziò a leccarla, facevo fatica a non godere, decisi di allontanarmi da quella bocca vorace e diedi il cambio a suo cugino. La sua figa era bagnata, un dito e poi l’altro scivolarono in quel lago caldo. Enzo si era messo in disparte e faceva un pò di foto, la situazione mi intrigava tantissimo, lei mi sollevò il viso dalla sua figa, indossai il profilattico e iniziai a scoparla, lei volle salirmi sopra per potersi infilare bene il cazzo fino in fondo, impazziva dal piacere, mentre suo cugino continuava a scattare foto, sentivo la sua figa inghiottirmi il cazzo, tutte le volte che con la mia cappella le toccavo il collo dell’utero urlava di piacere, Paola chiamo Enzo a se, lo fece mettere di fianco a noi, cosi da potergli succhiare il cazzo e mentre lo succhiava gli diceva: “Dovresti sentire come mi sfonda, ha veramente un bel cazzo, bello lungo e grosso, mi sta sfondando tutta… “ Io continuavo a pompare, sempre con più forza e continuavo a spingere, la girai, la misi pancia all’aria, sollevai le sue gambe sulle mie spalle, infilai di nuovo il mio cazzo dentro e affondai fino in fondo fin quasi a fare entrare le palle nella sua figa. Lui dopo qualche altra foto, le aveva rimesso il cazzo in bocca, era meraviglioso, sentivo l’orgasmo salire, chiusi gli occhi e urlando di piacere sborrai copiosamente. Dopo mi alzai, andai in bagno a lavarmi mentre lui entrò nella figa allargata dal mio cazzo. Quando rientrai in camera, lui la stava ancora scopando, la sentivo gemere di piacere, mi venne di nuovo il cazzo dritto mentre li guardavo, lei mi prese il cazzo in bocca, lo succhiò un pò poi con le due mani mi spostò verso la bocca di suo cugino, che mi guardava l’arnese con voglia, fu allora che lei disse “ succhia il cazzo di Alessandro, succhia questo bel cazzo che ha sfondato la figa di tua cugina, succhiaglielo bene, ficcatelo tutto in bocca, leccagli le palle e ringrazialo per aver fatto godere la tua cuginetta”. Io rimasi quasi immobile, con il mio cazzo duro che all’improvviso scivolò nella bocca di Enzo. Lo trattava benissimo, come se nella vita avesse solo succhiato cazzi, continuava a scopare la cugina e intanto lo baciava lo succhiava, la cugina gli spingeva la testa contro il mio cazzo, guidava i suoi movimenti lo incitava, ogni tanto sostitutiva nel pomparmi, e mi leccava le palle …. era fantastico, una sensazione bellissima e molto eccitante, stavo per godere di nuovo, lo dissi, lei mi strinse sotto le palle per rallentare l’orgasmo, continuava con l’altra mano a tenere la testa del cugino attaccata al mio cazzo, io dissi di nuovo che stavo per godere, lui provò a staccarsi, lei lo tenne lì e disse: “ bevila tutta, fino all’ultima goccia” Fu un pompino meraviglioso…
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