In the garden.
In the garden.
Orge e Gang Bang

Nel boschetto

Quando l’ho conosciuta ho subito capito che lei il sesso lo viveva in modo molto libertino, molto sfrontato, da troia insomma ma mai avrei pensato di vivere con lei un’esperienza del genere…

Era un pomeriggio di giugno e faceva caldo in tal modo che la pigrizia aveva preso il sopravvento. Agnes, cosi si chiama la mia compagna che e’ ungherese, proprio di stare in casa non ne voleva sapere. S’infila in bagno si fa la doccia e, una volta truccatasi ben bene, vedo che dall’armadio sceglie un abitino di lino bianco molto corto e trasparente al punto che averlo e non averlo e’ quasi la stessa cosa.Mi accorgo che non si mette nessun tipo di biancheria intima, e lo vedo perche’ nel momento che s’infila un paio di zoccoletti alti si china e scorgo bella in mostra la sua passera completamente depilata e profumata. Io non resisto e avvicinandomi gl’infilo due dita nella sua figa bella umida, lei annuisce mi toglie le dita e se le lecca per bene dicendomi “Non aver fretta ho in mente una sorpresa per te…”. Ormai eccitato, la pigrizia chissa’ dove era andata a finire, e con l’uccello bello duro mi vesto e usciamo. Non so bene dove dirigermi e Agnes mi fa cenno di svoltare per una via che ci porta in aperta campagna, comincio’ a capire cosa gli passa x la testa e mentre guido completamente in balia dell’eccitazione mi slaccia i pantaloni mi tira fuori l’uccello e comincia a spompinarmi alla grande mentre guido. Faccio fatica a tenere alto il livello dell’attenzione alla guida, tento di fermarmi ma Agnes mi dice di continuare, con la sua lingua mi lecca tutto il cazzo turgido come non mai, mi prende in bocca le palle e ci gioca, io non resisto più e gli vengo in bocca con fiotti violenti e abbondanti, lei se li gusta tutti, si aiuta con la mano per non perdere neanche una goccia di sperma. Arrivati in prossimita’ di un boschetto mi dice di trovare un punto da fermarsi, lo trovo, mi fermo e scendiamo. Lei tutta compiaciuta con le labbra ancora sporche di sperma, si appoggia al cofano della macchina, alza una gamba in modo da rendere ben visibile la sua passera e mi dice di scoparla li all’aperto. Oltretutto non siamo nemmeno ben nascosti, la strada principale e’ poco più in la’ e in lontananza si sentono spari e guaiti di cani, probabilmente cacciatori di zona. Mi tiro fuori l’uccello, mi sdraio su di lei, e una volta infilato il mio cazzo bello duro comincio a stantufarla con ritmo deciso. Lei gode, urla qualcosa nella sua lingua ma non capisco niente, intanto rumori, spari e guaiti di cane si fanno sempre piu’ vicini. Comincio a guardarmi intorno mentre continuo a scoparla e ad un certo punto da una siepe escono tre uomini, due di una certa età e uno giovane. Mi blocco all’improvviso e Agnes, accortasi di essere ben osservata mi dice di continuare mentre con un cenno richiama l’attenzione dei tre, che non si fanno certo ripetere la cosa. Mentre si avvicinano, commentando a voce alta la performance in atto, uno dei tre si tira fuori il cazzo e lo caccia in gola alla mia compagna che come in preda ad un raptus comincia a succhiarglielo in modo incredibile. Ci togliamo dal cofano e ci sdraiamo e mi chiede per favore di farmi da parte un attimo s’inginocchia davanti ai tre ormai tutti quanti con il cazzo in mano a dimenarselo e comincia a succhiargli il cazzo a tutti a turno . Che scena !! Intanto mentre e’ impegnata uno dei tre le tira su il vestitino e fa in modo di metterla supina e gl’infila due belle dita grosse e sporche di fango nel culo, Agnes inarca la schiena, prima di dolore poi di godimento senza sempre mai fare uscire di bocca almeno un cazzo.

A questo punto fa sdraiare un cacciatore gli sega per bene il cazzo e al momento che per lei e’ pronto gli si mette a cavalcioni e se lo prende dentro la sua figa completamente, intanto quello che gli aveva infilato le dita nel culo ha pensato bene di cambiare arnese nel culo di Agnes e sfoderato un cazzo di dimensioni paurose con un paio di colpi violentissimi gli entra nel culo e comincia ad incularla. Lei comincia a urlare di piacere, mi chiama e non contenta dei due cazzi gia’ dentro di lei comincia a spompinare me e l’ultimo dei tre, il più giovane, che evidentemente non abituato viene quasi subito in faccia alla mia compagna che , con ingordigia, lecca tutto lo sperma sparso sul suo viso pulendosi con le dita e leccandosele avidamente. Ma non e’ contenta, Agnes, e con gli occhi stralunati mi chiede di avvicinare l’orecchio a lei e quasi come una confessione mi dice “..non l’ho mai fatto ma ho voglia di tre cazzi dentro di me, ne voglio due nel culo…” sul momento rimango basito, un po’ mi fa rabbia ma l’eccitazione e’ tanta. Ne parlo con i due scopatori e in qualche modo riusciamo, in una posizione che sa di Kamasutra ad infilargli io e quello con il cazzo un po’ piu’ “normale” in qualche modo a infilargli tutti e due il cazzo nel culo. Il buco di Agnes era spropositatamente allargato, faceva impressione, ma lei c’incitava e mentre ,in un equilibrio precario, l’inculavamo senza ritegno, ecco che arriva il terzo, con quel suo cazzo enorme che messosi a terra piano piano riesce ad infilargli nella figa ormai fradicia e spingere dentro quasi tutto. “Sara’ completamente devastata..” ho pensato, ma lei incurante di tutto ha continuato a godere fino al momento che quello che con me la stava inculando viene nel suo culo, sento a contatto con il mio cazzo l suo pulsare ,sento i fiotti sperma entrare dentro di lei, la cosa mi eccita e sto per venire anch’io ma esco prima dell’orgasmo e glielo metto in bocca in modo da completare da parte sua l’opera. Gli vengo copiosamente in bocca, lei con il rimmel negli occhi ormai pasticciato, sudata e bagnata di sperma ovunque si lascia colare il mio sperma dai bordi della bocca mentre “the monster” ,cosi mentalmente l’ho soprannominato, continua a scoparla fino al momento che anche lui, urlando come un orso inferocito, arriva all’orgasmo. Agnes non si scompone e si fa sborarre dentro come una troia in calore, si agita ,urla e completato il tutto s’infila la mano nella sua figa e raccolto un po’ di sperma da dentro di se lo porta alla sua bocca e davanti a tutti, ancora a gambe aperte con lo sprema che gli colava sia dalla figa che dal culo, si gusta con la lingua il dolce preferito. Osservo il tutto quasi stranito, fino ad allora mai Agnes aveva lasciato trasparire un lato cosi perverso, cosi porco di se stessa e sinceramente non sapevo se essere eccitato da questo o preoccupato. Fatto sta che i tre belli compiaciuti, una volta risistematosi hanno salutato e senza manco dire grazie si sono allontanati ridacchiando tra loro. Io e Agnes ci siamo guardati e senza commenti siamo risaliti in macchina e sfiniti ci siamo dolcemente baciati e abbiamo fatto ritorno a casa.

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