Threesome
Threesome
LesboTriangolo

Sabrina

Sabrina non è quel tipo di ragazza per la quale, quando la incontri, dimentichi per un istante tutto il mondo per dedicarle tutti i tuoi sensi. Non è quel tipo di bellezza mozzafiato che racconti agli amici la sera al bar.
Forse non è neanche quel tipo di ragazza che ti appare in sogno facendoti svegliare con una piacevole sensazione di benessere ed una macchia umida sulle mutande, uomo o donna tu sia.
Ma io la conosco bene e te la posso descrivere, se vuoi.

Sabrina è una ragazza poco più che ventenne, capelli lunghi e mossi e occhiali dalla montatura nera forse un pò spessi che coprono interessanti occhi verdi. Sì, le hai già trovato un difetto, gli occhiali ma non limitarti alle apparenze.
Lei ha un carattere esuberante ed estroverso, una vera chiacchierina, piacevolmente logorroica e sempre dedicata agli altri con tutta se stessa, con il rischio di restare delusa se non viene apprezzata come vorrebbe.
E’ solare e frizzante anche se, come tutti, ha i suoi giorni no che cerca di nasconderti per non farteli pesare troppo.
Ma forse vuoi sapere come è fatta, vero? Beh, ha un bel seno florido ma non immaginarlo come quello di sculture greche o modelle rifatte; il seno è “ruspante” (se mi passi l’espressione) e con un push-up fa la sua porca figura.
La vita e stretta e le gambe ben fatte, anche se non svetta in altezza.
Il culo? Ah si,dimenticavo, il culo: è sodo, piacevolmente tondo ed invitante, frutto di tante “passeggiate della salute” ed esercizi fatti in casa davanti allo specchio.
Sabrina ha anche un ragazzo, Daniele, di qualche anno più vecchio di lui. E’ stato Daniele ad iniziarla ai primi giochetti erotici (perchè vuoi sapere anche questo, vero?) prima con qualche bacio tra le gambe e poi con esplorazioni “digitali” sempre più profonde ed ardite.
Sabrina ha provato con Daniele il primo orgasmo e ha visto il primo membro di un uomo; ha potuto assaporarlo in tutta la sua possanza e lo ha accolto dentro di lei con una facilità che lo ha stordito e (in un primo momento) preoccupato.
Lei si muove a letto con una naturalezza imbarazzante e ogni cosa di nuovo la eccita e la invoglia; sembra la materializzazione di tutti i desideri di Daniele, cresciuto da i giornaletti porno del fratello più grande, tanti film porno e molte seghe clandestine.
Per essere poco più di una ragazzina è anche troppo disinibita al punto di sambrare una trentenne annoiata con tanta esperienza e molta voglia di novità.
Perchè ti racconto questo?
Perchè di recente Sabrina ha conosciuto il padre di Daniele, Vittorio, un signore cinquantenne brizzolato ma in gran forma, sempre abbronzato e dai modi gentili e garbati. Daniele l’ha presentata ai suoi qualche giorno fa e mentre la madre di lui ha ostentato una fastidiosa indifferenza, Vittorio si è dimostrato subito affabile ed interessato, al punto di provocarle (durante una piacevole ma breve chiacchierata in salotto) qualche prurito improviso e inaspettate sensazioni di umidità.
Lo sguardo di lei si è più volte soffermato sulla sua cintola nel tentativo di immaginare cosa poteva esserci sotto; non che Daniele sia un cattivo amante, per carità. ma il fascino di quel signore maturo ed esperto, con mani nervose e vissute l’ha distratta più volte, al punto di farle perdere ripetutamente il filo del discorso.
Proprio a lei, che non smette di parlare neanche nel sonno.
E ora, dopo qualche settimana di fantasie solitarie ed eiaculazioni precoci di Daniele (una, imbarazzante, tra le mani di lei dopo un paio di veloci seghe nei pantaloni), ha deciso di puntare alla sua preda.
Vuoi sapere una cosa che so di lei? Se si mette in testa una cosa, ci arriva in fondo.
Garantito.
E così, ben sapendo che Daniele sarebbe arrivato a casa un pò in ritardo, si è presentata a casa di lui ed è stata accolta (con il solito calore) da Vittorio.
Per l’occasione Sabrina ha indossato un paio di sandali aperti col tacco alto, pantaloni bianchi che lasciano intravedere un tanga nero mozzafiato, canottiera aderente “sostenuta” da un poderoso push-up e tutto il fascino (ancora un pò acerbo ma molto, molto intrigante) che sa di avere.
La moglie di Vittorio non è in casa (“è un buon inizio” pensa lei) e lui si presenta in T-shirt e pantaloncini corti, che lasciano intravedere due belle gambe, un fisico discretamente atletico e… un pacco da “formula uno!”.
Sabrina, davanti a questo uomo caldo e vigoroso, sembra però incerta: Daniele non è un cattivo ragazzo. E’ premuroso, gentile, attento… ma Vittorio, piacevolmente impegnato ad intrattenerla, scatena sempre di più i suoi istinti più nascosti.
La sua passera è già ad un discreto punto di ebollizione e lei ha già sbagliato un paio di congiuntivi in modo sconcertante; in queste circostanze Sabrina sa cosa ci vuole per placarsi.
“Se non le dispiace” – dice lei abbassando gli occhi, non per timidezza… ma forse hai già capito dove voleva guardare, ancora una volta – “vado in camera di Daniele ad aspettarlo ed ascoltare un pò di musica.”
“Fai pure” – risponde lui cortese con un sorriso che la fa sciogliere ancora di più – “non dovrebbe tardare”.
E mentre lei si allontana aggiunge, quasi distratto “E sei hai bisogno chiamami. E non darmi del lei che mi fai sentire ancora più vecchio”.
“So io cosa ti farei sentire…” – pensa lei mentre sale al piano di sopra verso la stanza di Daniele cercando di sculettare nel modo più sexy che può cercando, nel contempo, di non essere troppo ridicola… o troia.
Sabrina ha raggiunto la stanza di Daniele quasi sudata; ha una voglia di masturbarsi che quasi le fa strappare i pantaloni. Accende lo stereo ad un volume non troppo alto e si sdraia sul letto a gambe aperte, chiudendo gli occhi…
Ti ho già detto che Sabrina ha movenze da donna pià matura, vero?
Allora puoi immaginare mentre si passa la mano sugli slip madidi mentre pensa ad un cazzo nervoso e duro, quello di Vittorio, che vorrebbe sentire al posto del suo dito medio, vero?
Sai con quali movimenti felini una ragazza può infilarsi la mano nel reggiseno a giocare con i suoi capezzoli, quasi “invisibili” in stato di riposo, ma in grado di ergersi sul seno se adeguatamente stuzzicati.
Sabrina ora si toglie gli slip e comincia a sgrillettarsi con decisione; la giornata è calda ma la temperatura della sua fica è di gran lunga superiore a quella esterna. Sente le sue dita giocare piacevolmente con il grilletto che si indurisce e comincia a pulsare di piacere al ritmo dei suoi movimenti.
E’ bagnata al punto che quasi non si accorge di avere già due dita dentro che scavano nel suo piacere in modo sempre più frenetico e veloce.
Lei si contorce nel letto come una belva in gabbia; vorrebbe gemere ma c’è Vittorio di sotto… già, Vittorio. Chissà come la toccherebbe lui, con quelle mani che sogna da settimane. Come potrebbe baciarla con quella bocca esperta e calda.
E cosa potrebbe insegnarle, lui maestro esperto e lei, ragazzina vogliosa di imparare…
Sabrina è ora di fianco, con due dita davanti e una dietro.
Non lo sapevi? Da poco Sabrina ha imparato ad esplorare la “porta di servizio”, da sola ovviamente, stuzzicata da un lettera anonima all’esperto sessuologo letta su di una rivista e dalle confidenze di letto di un suo amico con la ragazza devota a queste pratiche.
Immagina che stantuffa a più non posso, con la fica che sbrodola copiosamente e con un dito nel culo; già qualche gridolino le sta scappando e sente che l’orgasmo sta per prendere forma nel suo basso ventre.
Ma non vorrebbe le sue dita e questo lo sai. Non in questo momento.
Se abbassi il volume dello stereo puoi sentire il rumore dei suoi movimenti, l’odore del sudore che la pervade, il suo respiro affannoso che accelera sempre di più, la voglia che ha di esplodere e di gridare.
Sabrina sta per perdere il controllo; il grilletto pulsa sempre di più ed il sangue affluisce copioso nel suo basso ventre mentre le sue mani veloci continuano un lavoro incessante e piacevolissimo.
“Hai bisogno di compagnia, ragazzina?”
Una voce matura irrompe nella sua libidine e quasi la tramortisce.
Sabrina apre gli occhi e vede, sulla porta, Vittorio, con una espressione quasi diabolica ad un sorriso che la passa da parte a parte.
Lei ha un sussulto, le sue mani si bloccano e fa per mettersi a sedere sul letto e rivestirsi.
Lui le si avvicina, le mette una mano su di una coscia e si siede di fianco a lei.
Ecco! Il contatto che aspettava!
Sabrina è tramortita. Non sa se scappare dalla vergogna o urlare dalla felicità.
Ma probabilmente fa la cosa giusta e cioè nulla, lasciando che sia l’esperienza di lui a guidarla.
Vittorio le accarezza i capelli e la bacia teneramente sulla guancia.
Sabrina è sorpresa e si sente confusa. Possibile che un uomo come lui non reagisca ad una situazione del genere? Pensa che forse lei non è il suo tipo, che forse è troppo piccola, si sente inesperta ed immatura…
Per un momento si sente sporca.
Ma quando lui le infila una mano tra le cosce, lei non capisce più niente. Un assolo di chitarra di Eric Clapton li sorprende sdraiati sul letto, in un profondo bacio appassionato, con la mano di lui a continuare il lavoro iniziato da lei.
E lei lo sente, finalmente!
Sente la mano nervosa ed esperta accarezzarle le labbra e giocare con il suo grilletto, prima dolcemente poi sempre più forte. Sente il medio che sconfina nelle sue profondità e che assapora le sue forme di donna che si aprono al suo volere.
Sente la lingua di lui in gola, con un sapore indefinibile di antico e vigoroso allo stesos tempo.
Le labbra di lui si staccano da quelle di lei ed il lavoro di dita finisce; Sabrina lo guarda quasi implorandolo di continuare ma è in suo completo potere. Non può sottrarsi a quegli occhi di ghiaccio che sembrano dominarla ed annullare ogni sua resistemza.
Lei sente la lingua che scende sulla gola, sullo sterno e che gioca con i capezzoli. “Più giù” – sembra implorare mentre con le mani cerca la sua testa – “Ancora più giù”.
La lingua tortura piacevolmente i capezzoli con la canottiera abbassata al punto che può strapparsi da un momento all’altro; ma lei vuole godere e mentre lui scende sul suo ombelico lei riprende a masturbarsi, ormai completamente passata, violentemente per arrivare velocamente all’orgasmo.
Lui la lascia fare per un pò e poi blocca la sua mano con un gesto forte e sicuro; lei non capisce più niente quando è la lingua di lui a sostituirsi alle sue dita… umida… decisa, capace di toccarla in punti che Daniele neanche sa che esistono.
Vittorio sa come muoversi in quel territorio; con la lingua percorre strade che fanno impazzire Sabrina. Prima tocca l’interno della coscia destra avvicinandosi alla fica di lei ma passando alla sinistra senza tocarla. Lei si contorce perchè vorrebbe che lui continuasse il lavoro ma lui insiste nello stuzzicarla.
Scende fino alle ginocchia con una lingua sapiente e guizzante per poi risalire, sempre giocando con l’interno delle cosce.
Sabrina è stordita: Daniele è famelico e sembra quasi mangiarla dalla foga che ci mette. Vittorio è un pittore sopraffino che gioca con la tela con passione ed esperienza.
Lui continua a giocare con il monte di venere, sempre girando intorno al suo obiettivo; Sabrina è un lago di piacere e vuole venire. Vittorio sembra percepire le intenzioni della ragazza e comincia a giocare con le labbra di lei.
Sono tocchi di lingua delicati e leggeri che si spostano da una parte all’altra; quando arrriva al grilletto Sabrina geme e si contorce. Lui disegna con la lingua figure geometriche sulla fica di lei che la fanno impazzire. A volte lei sembra intuire le lettere dell’alfabeto, disegnate con precisione e lentezza in un movimento che la fa morire…
Bastano pochi secondi e Sabrina viene.
E’ una esplosione interna che le fa sollevare ripetutamente il bacino mentre i suoi fluidi scorrono nella bocca di lui inondandolo.
Il suo orgasmo sembra durare in eterno; probabilmente urla, si dimena e si contorce. Non lo ricorderà con precisione. Ma lui continua a mangiarla con una passione che lo stupisce e che vorrebbe non finisse mai.
Sabrina ora giace sul letto completamente fradicia ed esausta; vorrebbe riposare ma il suo amante ora vuole le sue attenzioni.
Il tempo di guardarlo ed il cazzo di Vittorio è già nei pressi della sua bocca. E’ un membro possente, con un paio di vene che sembrano scoppiare mentre lui si presenta con rapidi movimenti della mano.
Sabrina è giovane ma sa come si tratta un uomo; lo fa stendere sul letto del figlio e comincia a baciargli le palle, con una lingua più esperta della sua età. Lui dimostra di apprezzare mentre lei risalte l’asta del piacere fino a sfiorare la sua cappella, tesa e dura.
E’ decisa a tentarlo per un pò, leccandogli avidamente la cappella ma senza ingoiarlo; qualche tocco sopra, di fianco mentre lo mena con la mano, così come ha visto in quel film con Daniele.
Si immagina una attrice hard, con gli occhiali ancora indosso, ed immagina un pubblico che la guarda voglioso e che magari si masturba.
Uhm… farsi guardare mentre scopa. Ma non le è mai capitata una cosa del genere! Lui è veramente il diavolo.
E mentre si perde in questi pensieri, sente le mani di Vittorio afferrarla ed affondare la sua bocca sul suo membro; Sabrina ingoia e continua a farlo al punto che lo sente quasi in gola.
Respinge un conato di vom,ito, quasi naturale, e continua a spompinarlo con una voracità che lascia il suo amante piacevolmente sorpreso.
“Dove hai imparato a fare questo, ragazzina?”
Nessuno l’ha mai chiamata ragazzina ma immaginarsi mentre regala un pompino ad un uomo maturo, lei, ragazzina davvero, la fa bagnare di nuovo.
“Ora basta” – dice lei sottraendosi – “Voglio che mi scopi”.
Senza esitazioni si mette a gambe aperte sul letto e si offre a lui; non ha paura del suo membro, più grosso di quello di Daniele. E’ così bagnata che potrebbe entrarci un estintore.
Lui non si fa pregare: si mette in ginocchio davanti a lei e la penetra, dolcemente, senza farle male, con spinte sapienti e ritmiche.
Sabrina ricomincia a godere: ecco il cazzo che aveva sognato nelle ultime settimane!
Ecco il maestro del piacere pronto a regalare emozioni alla sua allieva desiderosa di imparare.
Il ritmo ora è frenetico e il rumore delle loro carni che si uniscono si perde nel sottofondo musicale dei Guns & Roses.
Lui è possente ma allo stesso modo delicato; lei può sentire il profilo del suo amante farsi largo in lei e toccare anfratti inesplorati e caldissimi.
Sa che non può durare tanto; sa che sta giocando con il diavolo che annulla i suoi desideri e la sua volontà.
Si immagina che anche lui, non più ventenne, non possa durare in eterno e decide di regalargli… o meglio, regalarsi, una emozione nuova.
Si ritrae dal suo abbraccio e lo cerca subito con la bocca; lui cerca di trattenersi ma l’immagine di lei impegnata di nuovo in un pompino feroce lo inebria e lo porta sempre di più vicino all’orgasmo.
Lei si alza, lo guarda con occhi ardenti e continua a masturbarlo con la mano. I due amanti non si dicono una parola ma nella loro mente è come se urlassero l’uno nelle orecchie dell’altro.
Con l’altra mano Sabrina continua il lavoro interrotto dal membro di Vittorio e geme ripetutamente; Vittorio vorrebbe continuare la lei lo fissa decisa e continua a masturbarlo sempre più forte.
Il visto di Vittorio è stravolto da una smorfia di piacere quando Sabrina sente che il piacere sta per esplodere; sente il cazzo di lui irrigidirsi e la sborra salire. Percepisce le pulsazioni di lui che spingono il suo piacere verso l’altro e lei può sentirlo con le le dita che sale, sempre più in alto.
Un urlo animale di lui accompagna il primo schizzo di sperma che le arriva in faccia; è bollente e densa, un liquido magico che lei non vuole perdersi.
Con la sua mano continua ad agitarlo accompagnando il secondo schizzo che le cola sulla guancia e sul seno; si avvicina con le labbra raccogliendo sul viso il dono prezioso del suo amante.
Alcuni secondi e Vittorio placa la sua furia ma non quella di Sabrina che ha perso completamente la testa; lo stente sul letto e, continuando a masturbarsi, lo bacia sulla bocca impregandolo del suo stesso seme.
Vittorio è stupito dalle evoluzioni di questa ragazzina che si comporta come una amante esperta; prima sembra ritrarsi ma poi accetta i baci passionali di lei bagnati dal suo sapore.
Sabrina è irrefrenabile; mentre bacia il suo uomo sposta le sue attenzioni dalla passera alla porta posteriore; è pronta; vuole farsi inculare da questo maschio bollente.
Deve però rimettere in sesto Vittorio che giace provato dal recente orgasmo; senza concedergli tregua ricomincia a spompinarlo con una grinta che Vittorio sembra apprezzare visto che il suo membro si rizza in pochi minuti di sapiente lavoro.
Lei continua a gemere, con due dita già piantate in profondità nel suo culo che la fanno godere in modo selvaggio. Sente che il suo uomo è pronto e decide di averlo di nuovo in lei.
Si alza e fa per mettersi a pecorina sul letto quando… chi c’è sulla porta?
E’ Daniele, con gli occhi sbarrati che la guarda con una faccia che non è di questo mondo.
Lei si blocca improvvisamente; migliaia di pensieri si affollano nella sua mente. Di nuovo non sa se urlare, scappare, sparire o… continuare.
Sì, hai capito bene. Sabrina vorrebbe continuare.
E decide di farlo quando, osservando meglio Daniele, si accorge che sta lì, sulla porta, col cazzo in mano e si sta facendo una sega.
Possibile?
Ma questa sembra la sceneggiatura di un film porno!
Lei guarda lui e poi Vittorio che nel frattempo non ha cambiato espressione. Continua a guardarla con quell’espressione diabolica e quegli occhi di ghiaccio che annullano ogni suo pensiero.
“Volete giocare sporco, allora!” – dice lei – “E allora giocate”.
Sabrina chiama a sè entrambi i suoi uomini e afferra i loro membri; non le interessa fare confronti e vedere chi ha il più lungo o il più bello. Vuole averli, vuole stringerli e vuole farli impazzine.
Un doppio pompino? Perchè no.
La sua bocca ingoia prima quello di Vittorio poi quello del figlio, a ripetizione, mentre i due uomini, scambiandosi un cenno di intesa, giocano con i suoi capezzoli.
Sabrina conosce Daniele; sa che non resisterebbe tanto ad un trattamento del genere e decide che è ora del gran finale.
Fa sdraiare Daniele sul letto e si accomoda sopra di lui, prendendolo dentro nella sua rosa. Poi invita Vittorio, sempre più incredulo, ad infilarlglielo nel culo.
Vittorio fa per avvicinarsi ma, mentre Daniele comincia a pompare, sussurra “Fai piano che è la prima volta.”
Vittorio è un amante esperto e capisce; si inumidisce la mano con la saliva di lei e se la spalma sul cazzo, pronto per entrare.
Il buco di Sabrina è terrificantemente invitante!
E’ piccolo, morbido e bollente. Sabrina sente che fa male mentre la cappella di lui si fa strada dentro di lei. Lei fa per divincolarsi ma il lavoro sapiente di Vittorio la sommerge di piacere.
Vittorio è ormai a metà strada e Sabrina non sa più da che parte godere.
Sente che si avvicina l’orgasmo ma avverte che ora il dolore per la visita dietro si sta tramutando in un piacere nuovo; ora sente pulsare sia la sia fica che il suo culo in una esperienza nuova ed irrefrenabile.
Urla, prima sommessamente poi più forte, sperando che nessuno oltre ai due amanti la possa sentire.
Vittorio non fa in tempo ad entrare completamente in Sabrina; le pulsazioni del primo orgasmo anale di lei sono insopportabili per la sua resistenza virile e con una smorfia animale sente la sborra salire dalle palle… sempre più sù, verso la cappella. Il suo cazzo si irrigidisce al limite per qualche istante prima di scaricare nuovi fiotti caldi nel culo di lei, sempre più ingordo ed insaziabile.
Lui si sfila dal caldo abbraccio di Sabrina per terminare con uno schizzo copioso sulla sua schiena. Con la cappella spalma il suo seme caldo su di lei mentre il figlio continua a stantuffare senza pietà dentro la calda passera di lei.
Sabrina ha perso la testa; con la mano raggiunge lo sperma di lui e lo assapora golosa. L’ingoio non è per lei una inusuale strana ma il sapore di lui nella situazione che sta vivendo è squassante.
Daniele ora è pronto per lei; Sabrina lo intuisce dalle urla strozzate che si fermano in gola e decide che è il momento di dedicarsi a lui. Si sposta dalla sua posizione e si sdraia a fianco del suo giovane fidanzato, con la bocca che racchiude il suo membro in un bacio lussurioso.
Con la mano destra riprende a sgrillattersi perchè ormai è completamente schiava della passione; vuole assaporare Daniele ma vuole farsi vedere da Vittorio mentre viene spompinando un altro uomo.
Daniele è al limite; Sabrina lo avverte ma nel contempo sente che sta per venire. Ancora una volta.
Quante volte è già venuta? Non lo so ma probabilmente non lo sa neppure lei.
Le sue gambe sono spalancate mentre l’orgasmo sale; lei fa per urlare di piacere ma il giovane sperma di Daniele la invade. E’ un fiume in piena che la costringe a deglutire rapidamente per non soffocare; è un fiotto caldo e denso, con un sapore unico ed inebriante.
Lei si dimena durante il suo orgasmo mentre Daniele inarca la sua schiena per offrirsi meglio alla sua giovane amante. Istanti di piacere puro, cristallino, che sembrano durare in eterno.
Ora lei è sopraffatta e giace sul letto confusa e intontita; tanto piacere tutto in una volta non è facilmente assorbibile senza impazzire.
E’ stanchissima e chiude gli occhi mentre la stanza comincia a ruotarle intorno, i colori si fondono in tinte indefinite e i rumori diventano ovattati…
“Sabrina…” una voce lontana la chiama dolcemente “Sabrina…”
Lei si scuote ed ha un tremore.
“Sabrina, sveglia. Ti sei addormentata…”
Lei apre gli occhi e si guarda intorno. Riconosce la stanza di Daniele e, dopo essersi stropicciata gli occhi, anche il suo viso.
“Ho fatto tardi, mi spiace. E’ molto che mi aspetti?”
Sabrina non capisce più nulla.
O forse ha capito già tutto.
Si porta una mano sulle gambe per scoprire i pantaloni bianchi ancora indossati e la canottiera al suo posto. Nessuna traccia di Vittorio, di vestiti lanciati per terra, del Daniele che è entrato in lei.
“No, non tanto” – dice lei con un filo di voce “Devo essermi appena addormentata”.
Lui la bacia dolcemente sulla fronte e lei si stira sul letto. “Ti aspetto di sotto che usciamo” – dice lui mentre esce.
Lei annuisce e si alza dal letto. Si guarda allo specchio, si sistema gli occhiali, una rapida sistemata ai capelli…
Ma, cosa scende dall’angolo della sua bocca? Possibile che abbia “sbavato” mentre dormiva??
Lei allunga un dito, raccoglie la goccia all’altezza del mento e la assapora.

Vota questo racconto

You may also like

Leave a reply