BDSM

Punita al parco

Il padrone ha goduto in bocca. Sono riuscita a bere tutto quanto mi è stato donato. Lo sento rilassarsi e mi accuccio nuovamente a terra per leccare ancora i piedi. Per evitare al mio padrone di sporcarseli, pongo le mie mani sotto di essi e lecco, lecco, lecco. Per stare più comodo ogni tanto posa un piede sulla mia schiena. È un contatto che mi rende felice. Sapere di essere sotto di Lui. Ripenso a poco prima quando mi si è seduto sopra. Dimentico il dolore che ho provato e ricordo solamente il piacere di stare sotto di Lui. Mi bagno ancora e lecco, lecco, lecco. Sento un nuovo strappo al collare. Rialzo la testa. Il Suo membro ora è molle. Lo infilo nuovamente in bocca. Poco dopo sento che il sangue ricomincia a circolare ed a rendergli il giusto tono e vigore.

Mi concentro sul glande mentre carezzo le palle. Infilo una mano sotto il Suo sedere e gli carezzo il buchino mentre ora ho il membro tutto in bocca. Spero sia contento di me. Spero che ora non sia più adirato con me. La Sua gioia è la mia. Mi sento Sua lecco, lecco, lecco. Alterno ancora piedi e membro mentre la mia mano sotto il Suo culo carezza, carezza, carezza. Gode nuovamente nella mia bocca. Naturalmente ingoio tutto. Ha un buon sapore. Comunque tutto quanto proviene da Lui mi piace. Ho caldo. Indosso la gonnellina nera corta e le calze autoreggenti che mi fanno sudare. La mia sofferenza dettata dal caldo non ha importanza. So che così devo stare vestita, caldo o freddo che faccia. Nulla importa.

Io sono una cagna e come tale devo eseguire gli ordini. So che così vuole il mio Padrone ed il sapere di eseguire un Suo ordine che potrebbe rendergli piacevole la mia vista e vicinanza mi fa dimenticare anche il caldo. Così naturalmente non mi lamento. Sopporto, come la mia natura di cagna mi impone di fare. Lo guardo dal basso con occhi che comunicano la mia umiltà. Voglio farmi perdonare e fargli sapere che sono Sua umile e sottomessa schiava e cagna. Il mio Padrone mi guarda e mi sorride con affetto. Mi fa togliere la maglietta. Prende delle corde e comincia a legarmi le tette.

Poco dopo mi ritrovo in ginocchio davanti a Lui con un bicchiere legato tra i miei seni. Mi viene ordinato di fare pipì in un altro bicchiere. Non so cosa mi stia aspettando. L’ignoto mi eccita. La mia urina ha riempito il bicchiere. Ora mi viene ordinato di berne metà: non è la prima volta che bevo la mia urina. La ritengo ancora una umiliazione però. Ma un ordine non va discusso. Bevo e basta. La degradazione però mi fa bagnare ancora. Non voglio bere, ma lo devo fare. Faccio finta di niente ma una espressione mi deve essere sfuggita. Un colpetto con il guinzaglio su una coscia mi fa bere d’un fiato e dimenticare ogni cosa. Solo metà. Ho fatto. Ho bevuto. Finalmente.

L’altra metà ora la devo mettere nel bicchiere fissato tra i seni. Cosa dovrò fare? . Non so, eseguo e basta. Così devo fare. Le corde mi stringono. Non importa. L’eccitazione mi fa dimenticare ogni cosa. Mi sento umiliata. Sono seminuda in un parco, ai piedi del mio Signore e padrone, con un dildo anale con la coda, sudata per il caldo. Prendo il pene del mio Signore e me lo dirigo sulle tette per fargli urinare nel bicchiere. Cosa dovrò fare ancora ? Non capisco. Poi mi viene ordinato di bere la Sua urina mista alla mia dal bicchiere posto tra le tette. Come farò? Ho paura di sbagliare a di farLo arrabbiare. Sudo ancora di più e non solo per il caldo. Mi contorco un poco ma alla fine ci riesco.

Nel frattempo il mio Signore mi omaggia del resto del Sua urina riversandoLa sul mio umile corpo e sul mio viso, in particolare negli occhi. Bruciano. Mi sforzo di tenerli aperti ma non ci riesco. Bevo e con la lingua cerco di asciugare ciò che mi scorre sul viso. Mi sento umiliata. Alla fine il getto finisce. Vengo slegata. Mi viene tolto il dildo e posso finalmente correre nel prato. Sono una cagna. Dopo essermi sfogata ritorno dal mio padrone e mi accuccio nuovamente ai Suoi piedi che lecco con passione.

Ora spero non sia più arrabbiato con me.

Vota questo racconto

You may also like

Comments are closed.