Aveva insistito tanto ed io mi ero lasciata convincere a partecipare ad una festa mascherata durante la quale qualche sorpresa ci sarebbe anche potuta stare. Con Marco erano ormai sei mesi che convivevamo e erano sei mesi durante i quali ogni scopata possibile l’avevamo fatta: sponde, pecorine ,smorzacandela: la mia fica era stata usata quotidianamente anche più volte.
Poi mi aveva chiesto l’altro buchino e alla fine cedetti e mi penetrò prima dolcemente poi mi montò come se fossi stata una cavalla. Ero una gran bella ragazza dicevano tutti alla Facoltà che frequentavo e molti ci provavano, ma Marco col suo cazzo superbo mi aveva stregata e infatti finite le lezioni tornavo a casa sperando in un premio. Mi piaceva sentirlo gonfiare nella mia bocca e già la fica colava dei miei umori.Marco però non me la contava giusta e ero certa che oltre a soddisfare me non rifiutasse le occasioni che gli si presentavano.La sera del martedì grasso mi consigliò gli abiti e capii che scelse quelli che più facilmente si potevano togliere,gli intimi li aveva portati lui comprandoli in sexyshop, confessò; la mutanda era ampia un po’ vittoriana ma con un bello spacco che consentiva liberi accessi, il reggiseno era a balconcino e avrebbe valorizzato anche i miei capezzoli che sono oltre un centimetro di diametro e di lunghezza. Ci vestimmo e ci provammo le mascherine che aveva comprato e che erano sufficienti a renderci irriconoscibili a persone che non si frequentavano.Ci recammo al ritrovo,un’ampia villa nei dintorni di Ovada e superato il freddo del viaggio, ci trovammo in un accogliente salone dove un bel tepore e la ricca illuminazione davano una sensazione di grande benessere.Eravamo una decina di coppie, tutte agghindate e mascherate, tra i ventie i quarantanni, probabilmente coi miei ventitré ero una delle più giovani.C’erano molti divani ed un ricco dessert.Una musica soffusa sosteneva il chiacchiericcio un po’ sciocco tra persone che non si conoscono.Si capiva che in mezzo c’era qualche coppia che aveva il compito dilanciare il gioco.
Si ballò ,si mangiò,si bevve e l’ambiente si riscaldò. Verso le undici le animatrici dopo aver scomposto coppie e averne composte di altre, presero in mano la situazione e cominciarono ad allegerirsi degli abiti ,qualche uomo le imitò e rimase in boxer. Marco non era più vicino a me da tempo ed io fronteggiavo le cortesi attenzioni di alcuni signori. Andai in bagno
e feci una grande pisciata in uno splendido water, poi mi lavai la fica e il culo decisa a prendere quello che la festa mi avrebbe offerto.Quando tornai nel salone quasi tutte le donne si erano liberate degli abiti e mostravano le loro biancherie: eravamo evidentemente un bel giro di troie perchè le mises erano parecchio osées.
Gli uomini rigorosamente in ampi boxer. Marco teneva sotto controllo una bella manza sui trentanni ed io fui artigliata da un signore sulla quarantina:giurava di essere affascinato dalle mie tette e dai miei straordinari capezzoli ed io decisi di farlo felice: glieli diedi da succhiare e mentre mi faceva impazzire,infilai la mia mano nei suoi boxer e presi il suo cazzo trale mani.Proprio un gran bel manico ,anche più grande di quello di Marco e dotato di una testaccia impressionante. Ci adagiammo su un divano e dopo non molto mi imboccai quella meraviglia e me lo infilai fino in gola. Marco che stava trafficando tra le cosce della sua compagna, mi fece un segno di assenso, compiacendosi per la preda.
Non l’ho detto ma Marco era stato il mio primo ed unico maschio ed io avevo una gran voglia di farmi un bel campionario.Mentre pompavo,sentii una mano che si intrufolava nello spacco della mutanda e infilava culo e fica contemporaneamente;ne ebbi una sensazione di totale spossessamento e mi sentii perduta:ero pronta a qualsiasi porcata.Si avvicinarono alcune coppie ,si occuparono di me,anche le signore!Mi portarono al centro del salone e quattro o cinque uomini col cazzo ben ritto mi si dedicarono completamente incoraggiati a fottermi anche dalle loro dame:per molte era una esperienza nuova veder scopare una donna con più uomini.Uno mi infilò il culo e consentì ad un altro di farsi la mia fica e gli altri nella bocca. Pure quel porco di Marco partecipò al rito. Tutti mi presero nella fica e molti mi riempirono il culo di sborra.
Lungo le mie cosce scendevano le loro sborrate. Una delle signore si accosciò su me distesa e mi offrì la fica da leccare; non mi rifiutai,ma la zoccola mi scaricò addosso una tremenda pisciata. Anche altri mi innaffiarono coi loro getti. Ad un certo punto mi parve quasi di svenire per gli innumerevoli orgasmi che mi avevano provocato, mi lasciarono sul divano e continuarono la loro orgia. verso le cinque del mattino,rivestita mi ritrovai sulla macchina sulla via del ritorno; Marco era invece estasiato delle grandi performances che avevo fornito, io mi sentivo con la fica in fiamme e il culo pieno di sperma: la condizione giusta per il giorno delle ceneri…