Prime esperienze

Voglia di cazzo nel culo

La prima volta che l’ho fatto anale?
Come dimenticarla, un’esperienza tanto “banale” quanto indimenticabile.
Da tempo che avevo il sospetto che volesse il mio culo, in realtà ce lo dicevamo spesso, ma sapevo che avrebbe fatto fatica a chiedermelo. La verità è che io ero vergine in quello e non avevo il coraggio di dirglielo. Già dal primo incontro mi poggiò la cappella lì, ma non me la sentii proprio, trovai una scusa e gli dissi che non mi sentivo pronta. Lui adorava, anzi adora, il sesso anale. Come me, ora.
Avevamo preso una stanza in una bellissima villa alle porte di Parma, era la prima volta che avremmo passato tutta la nottata assieme. Ci eravamo incontrati già due/tre volte ma senza mai restare assieme più di qualche ora. Tra me e lui c’è un qualcosa che non so spiegare. Oltre alla complicità sessuale c’è quella mentale fondamentale per giocare e stuzzicarci e tenere alto sempre il desiderio uno dell’altro nonostante la distanza.
Iniziammo dalle solite coccole, baci che scendevano giù dal collo per finire per perdersi nei miei grossi seni. Ci toccavamo come se i nostri corpi fossero stati lontani per tanto, sentivo il suo desiderio scambiarsi col mio e presto restai in perizoma coi seni liberi e i capezzoli che per il freddo cominciavano a diventar sempre più turgidi. Mi baciava con passione. Mi voleva e io volevo lui. Mi buttò sul letto e continuandomi a baciare scese giù sul mio ventre, mi sfilò le mutandine e rimasi nuda davanti a lui. Mi avvicinai a lui per baciarlo e gli sfilai la t-shirt e slacciargli i jeans. Faci cadere i suoi pantaloni lungo le gambe.
Il suo cazzo era duro , lo vedevo, e non vedevo l’ora di averlo tra le mie labbra e sentirlo pulsare nella mia bocca. Per far veloce si spogliò e facemmo subito un 69 per cominciare bene.
La sua lingua entrava dentro e usciva dalla mia figa per poi passare a far compagnia alle sue dita che, con movimenti circolare, giocavano col mio clitoride. Sentivo un piacere che pian piano cresceva dentro di me. Il piacere che sentivo lo trasmettevo con la mia bocca al suo cazzo. Quando l’ho in mano mi perdo, passerei le ore a succhiarglielo. Baciavo l’asta per soffermarmi poi alla sua grande e rosa cappella. Mi piace stuzzicarla per sentire quella gocciolina di piacere uscirgli dal cazzo. Sento il suo cazzo che pulsa in me e questo mi spinge a farlo scendere sempre di più giù.
Amo il suo cazzo quando mi sfonda e me ne prendo sempre molta cura quando facciamo i preliminari e tra una pausa ed un’altra, il suo membro è sempre nella mia vogliosa e calda bocca.
Mentre giocavamo mi infilò un bellissimo plug con il diamante azzurro nella parte finale nell’ano. Sentii entrare una cosa fredda nel mio culo. Era la prima volta che qualcuno spingeva qualcosa dentro me, per un attimo sentii una sensazione di una fitta profonda poi il vuoto e un oh si uscì dalla mia bocca nonostante fosse piena del suo cazzo che scendeva sempre più in profondità nella mia gola.
Dopo poco più orgasmi si fecero strada dentro di me per poi sfogarsi sulla sua cappella gonfia. Mi aggrappavo all’asta mentre urlavo dal piacere. Sentendomi godere venne subito dietro di me.
Stesi sul letto a scopare, in un mare di sudore e gemiti. Da dietro, nella figa, sento il suo cazzo fare avanti e indietro.
Mi trovai improvvisamente a pecora, mi scopò la figa per farmi continuare ad urlare dal piacere. Il suo membro mi penetrava sempre più in profondità. Quando mi scopa lui lo fa sempre con una foga pazzesca, adoro sentire sparire il suo cazzo dentro me ! La mia figa si riempie e la sento sempre più bagnata.
La sensazione di tensione sessuale che mi prende quando mi scopa è palpabile, quasi lo respingo involontariamente.
Prendendomi da dietro, sento che un dito si avvicina al mio culo. Il suo cazzo umido e scivoloso dei miei umori si avvicina , strofina la cappella sul mio buco indifeso, mentre mi spingo leggermente all’indietro, desiderosa di farmi cavalcare.
Reinserisce il suo membro nella figa, per bagnarlo ancora, sputando un po’ di saliva sul culo. Preme la punta del suo cazzo contro la mia entrata posteriore. Piano, sfonda e supera lo sfintere. Rimane fermo per qualche secondo, aspettando che smetta di contrarsi involontariamente contro l’asta. Rimango immobile perché non so cosa fare, sono spaventata ma anche curiosa e vogliosa di godere in maniera diversa dall’orgasmo classico vaginale. Mentre mi penetra, sento un lieve dolore trasformarsi in piacere.
Altra saliva, nuova penetrazione, lenta. Di nuovo sento le sue palle contro le cosce. Lo estrae e lo reinserisce. Sento l’ano allargarsi e cedere ad ogni colpo, mentre lo butta dentro e lo ributta fuori centimetro per centimetro. Per qualche minuto questo è il nostro gioco, finchè il buco non è pronto per la scopata vera e propria.
Inizia una cavalcata lenta e alternativamente rapida. Amo la sensazione del suo cazzo mentre scorre senza impedimenti. A tratti lo estrae, lasciandolo aperto, ormai completamente largo e arreso. Gli dico sfondarmi e con piacere lui rinfila il suo membro. L’inculata si fa sempre più forte e intenso spingendomi contro le sue pelvi per sentirlo tutto dentro. Sento il suo cazzo dentro e mi piace.
Finalmente perdevo la mia verginità anale. Un’ondata di calore e piacere indescrivibile si faceva strada. Era il suo turno, sentivo che stava per venire e improvvisamente tre spinte profonde lasciarono nel mio culo tutto il suo piacere. Avevo il retto pieno di sperma. Mi sentivo piena e sfilando il cazzo dal mio culo, lui rimase col cazzo tra le mani mentre io rimasi sul letto sdraiata li con un sorriso per la gioia e le sensazione che non pensavo di poter provare. Mi sentivo una completa troia ed ora se non mi scopa il culo non sono contenta. Ora non ne possiamo più far a meno!

Durante la notte mentre scopavamo lo ringraziai e gli sussurrai che ero contentissima di aver perso la mia verginità con lui e a sorpresa rimase spiazzato, ci perdemmo tra i nostri sorrisi e i nostri baci e continuammo a far l’amore.

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